Publiacqua/Acea, Rifondazione: « Miopia politica e autoritarismo amministrativo, queste le caratteristiche che si leggono nella chiusura dell'accordo»

Questo il testo dell'intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini e dei consiglieri Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti:«Miopia politica e autoritarismo amministrativo: queste le caratteristiche che si leggono nella chiusura dell'accordo per l'ingresso di Acea in Publiacqua.Se, come sembra, sono concluse le procedure della gara con la trasformazione da aggiudicazione provvisoria in definitiva ogni successiva richiesta di riflessione sulla privatizzazione dell'acqua costerà pesantissime penali al Comune di Firenze e ai 49 Comuni dell'ATO. Avevamo chiesto una pausa di riflessione a fronte di quattro elementi: un piano industriale che garantisce gli utili basati su un aumento delle bollette del 6,6% annuo; la raccolta di 43mila firme sulla proposta di legge popolare sull'acqua che dovrà essere discussa entro 6 mesi dal consiglio regionale; una mozione del comune di Roma, proprietario di maggioranza di Acea, che chiede di rinviare l'ingresso di Acea a dopo la discussione della legge popolare, presentata da consiglieri di rifondazione, verdi, e DS: l'esperienza del comune di Arezzo che ha attivato per primo la privatizzazione con l'ingresso di una società francese, che si trova adesso in situazione di grande difficoltà e nel quale il programma elettorale 2004 del centro sinistra più rifondazione prevedeva la ripubblicizzazione. Abbiamo anche presentato un'interrogazione per sapere se corrisponde al vero la notizia che una banca avrebbe manifestato interesse a coprire la quota messa a gara, il che avrebbe comportato il pagamento di mutui ma il mantenimento in mano pubblica della società. Ci sono 12 ATO in Italia che hanno scelto la gestione in house, ovvero hanno costituito spa di proprietà interamente pubblica: una strada che si poteva seguire anche a firenze se non fossimo sempre sotto la cappa del modello toscano di rapporto pubblico/privato. Al primo banco di prova si è visto quanto questa amministrazione sia autoreferenziale e indisponibile ad una vera partecipazione democratica».(fn)