"Mamma segreta", 30mila depliant informativi contro l'abbandono dei neonati. Lastri: "Importante non lasciare sole le donne in un momento di grande sofferenza"
Con la presentazione ufficiale che si è svolta questa mattina il progetto "Mamma segreta" entra nella fase operativa con la realizzazione di 30 mila copie dell'opuscolo informativo tradotto in sei lingue, oltre all'italiano, che sono inglese, francese, spagnolo, russo, cinese e arabo.Il progetto, promosso dalla Regione Toscana e in collaborazione con i Comuni capofila: Firenze, Prato, Pisa e Siena, ha lo scopo di prevenire il dramma dell'abbandono del neonato garantendo alle donne in difficoltà tutto il sostegno possibile da parte dei servizi territoriali ed ospedalieri presenti sul territorio regionale."Sarà nostro compito con il materiale di comunciazione predisposto ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione e politiche per l'infanzia Daniela Lastri arrivare in tutti i punti informativi, di aggregazione e socializzazione della città, ad iniziare dai luoghi di accoglienza per le donne immigrate, negli Urp, nelle associazioni di volontariato, nei consultori, nelle strutture Asl, nei punti nascita degli ospedali, ed infine nelle scuole e nell'Università"."Il Comune di Firenze sta attualmente predisponendo l'organizzazione di giornate formative ha proseguito l'assessore Lastri - rivolte agli operatori sanitari e sociali dei servizi territoriali, con il supporto dell'Istituto degli Innocenti, e ha già costituito un gruppo tecnico integrato, formato da operatori dei servizi sociali e sanitari, nonché delle aziende ospedaliere e prossimamente anche dei soggetti del terzo settore, che avranno il compito di realizzare una ricognizione aggiornata dei dati epidemiologici, dei percorsi attuali e delle criticità nel cammino che la donna gestante e madre compie oggi all'interno dei servizi preposti ".Dopo la pubblicazione del depliant che è stato presentato stamani in Regione dall'assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori, e dai Comuni capofila del progetto, è in fase di realizzazione anche un logo adesivo che servirà per identificare quei luoghi dove qualsiasi donna potrà rivolgersi per avere informazioni ed assistenza. "La Regione - ha sottolineato l'assessore Salvadori - insieme agli operatori sta lavorando anche alla realizzazione di una guida operativa che permetta di rendere uniforme la procedura da adottare. Questo è un punto sottolinea Salvadori che merita di essere sviluppato il prima possibile perché soltanto la piena conoscenza della legislazione e la dotazione di strumenti operativi uniformi possono supportare il compito delicato degli operatori dei servizi territoriali e dei presidi sanitari".Lo scopo principale del progetto, come è stato sottolineato più volte, è cercare in tutti modi di prevenire l'abbandono alla nascita, poiché molto spesso questo può avere conseguenze tragiche. "Prima che accada crediamo sia giusto costruire un percorso di prevenzione degli abbandoni è stato sottolineato dai presenti - che consenta di affrontare con consapevolezza le possibili decisioni che la donna assumerà e le relative situazioni che ne possono derivare". E' stato infine ricordato che in Italia esiste una legge che garantisce alle donne il diritto di non riconoscere il bambino appena partorito, proteggendone l'anonimato. Per questo le future madri devono contare sull'aiuto offerto dagli operatori e dai professionisti che sono in grado di dare sostengo e assistenza. (pc)