Progetto Chance, 46 diplomati con i corsi professionali per detenuti. Lastri: "Affrontare diversamente il carcere per offrire nel futuro opportunità d'inserimento lavorativo"

Aiutare ad affrontare in modo diverso la realtà carceraria, con l'organizzazione di corsi di formazione professionale rivolti ai detenuti maggiorenni, in semilibertà o vicini al termine della pena da scontare. E' il progetto "Chance": dall'orientamento informativo alla formazione professionale, organizzato dall'assessorato alle politiche giovanili del Comune di Frienze in collaborazione con la Regione Toscana. Questa mattina presso la Sala Verde della Banca Cassa di Risparmio di Firenze si è tenuto il seminario conclusivo sul progetto "Chance", un percorso di formazione rivolto ai detenuti di quattro istituti penitenziari in Toscana, che sono Sollicciano, Massa Carrara, Porto Azzurro e San Gimignano. L'obiettivo del progetto, partito due anni fa, è stato quello di agevolare il reinserimento lavorativo degli ex-detenuti e di ridurre le possibili discriminazioni nei loro confronti. Al seminario conclusivo erano presenti, tra gli altri, l'assessore alla formazione professionale e politiche giovanili Daniela Lastri, l'assessore alla formazione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini e il provveditore per gli istituti penitenziari della Toscana Massimo De Pascalis."La filosofia di questo progetto è stata quella di aiutare i detenuti ad affrontare in modo diverso la vita in carcere – ha spiegato l'assessore alla formazione professionale e politiche giovanili Daniela Lastri - e a sostenerli dopo aver scontato la pena. Il progetto Chance ha favorito lo spirito di gruppo, ha facilitato l'apprendimento e il piacere di studiare insieme".Il Comune di Firenze, attraverso il punto giovani, ha sostenuto il progetto sia dal punto di vista organizzativo che di coordinamento con gli agenti penitenziari, gli educatori e i direttori della direzione regionale penitenziaria e dei singoli istituti. Il primo passo del progetto è stata la diffusione del materiale informativo e l'orientamento motivazionale. E' poi seguita la selezione e l'accompagnamento al lavoro con i tutor.Nel corso di questi mesi sono stati organizzati e messi in atto 5 corsi in 4 istituti penitenziari in Toscana che sono: Corso per Saldatori presso il carcere di Massa Carrara, Corso per agricoltore biologico presso il carcere di Sollicciano e presso il carcere di Porto Azzurro, corso per Quadrista assemblatore-cablatore presso il carcere di S.Gimignano e corso per Commis di Cucina presso il carcere di Sollicciano nella sezione femminile.Durante il convegno il professor Mario Ruocco psicologo e criminologo, ha presentato i risultati e le metodologie d'intervento effettuate. Dagli studi è emerso che i detenuti che hanno conseguito il titolo professionale è pari al 71%. Sono stati 82 i detenuti che hanno chiesto di partecipare ai corsi: 65 sono stati ammessi, 38 si sono poi ritirati e successivamente sono stati sostituiti con altri 21 detenuti. Complessivamente gli allievi che hanno concluso il corso sono stati 48, di cui 46 hanno superato l'esame finale ottenendo la qualifica professionale.Il 57% dei detenuti ha abbandonato il corso prematuramente. Le cause degli abbandoni fanno riferimento a motivi personali (10 detenuti), accesso a misure alternative (10 detenuti), trasferimento (6 detenuti), fine pena (4 detenuti), variazione della situazione giudiziaria (3 detenuti), motivi di ordine e sicurezza (2 detenuti), espulsione (1 detenuto), problemi di salute (1 detenuto) decesso (1 detenuto).Nel pomeriggio sono intervenuti l'onorevole Franco Corleone garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, Eros Cruccolini il presidente del consiglio comunale, e Francesco Maisto procuratore della procura di Milano.I soggetti coinvolti nel progetto sono stati Eurobic Toscana Sud Spa capofila del progetto, l'associazione per l'agricoltura Biodinamica Sezione Toscana, l'Assessorato alla. Pubblica Istruzione Ufficio politiche giovanili, CE.FO.ART Siena, Centro Territoriale Permanente / I.C.A. A. Dazzi per l'educazione e la formazione degli adulti: attività di coordinamento e formazione. Il progetto si è svolto col finanziamento del Fondo Sociale Europeo. (pc)