Project financing Toccafondi e Amato (FI): «Commissione speciale del consiglio comunale. Indispensabile il coinvolgimento dell'assemblea»

Istituire una commissione speciale del consiglio comunale sulla finanza di progetto. E' quanto chiedono, in una proposta di delibera, il capogruppo e il vicecapogruppo di Forza Italia Paolo Amato e Gabriele Toccafondi.«Firenze – hanno spiegato i due esponenti del centrodestra – è tra le prime città italiane ad avere utilizzato lo strumento del project financing. Ora, è necessario essere i primi anche a trovare strumenti innovativi che riguardano il consiglio comunale.Il nostro regolamento non ci aiuta molto ma non possiamo solo occuparci di migliorarlo: occorre partire da quello che c'è. Nel regolamento si prevede la possibilità di istituire una commissione speciale, che serve per l'approfondimento di particolari questioni o problemi. Ne serve una, con durata massima e una relazione finale sul sistema della finanza di progetto: questo organismo potrà offrire un contributo fondamentale per rendere tutti i consiglieri, rappresentanti eletti direttamente dai cittadini, consapevoli dello strumento, dei progetti, delle difficoltà ma anche dei vantaggi che la finanza di progetto offre alla nostra città».«Il sistema della finanza di progetto è un utile strumento se è la politica che lo governa – hanno commentato Toccafondi e Amato – ovvero se è la politica che decide quale debba essere lo sviluppo della città, che controlla i progetti, che segue i lavori e soprattutto se comunica con la città. A Firenze tale strumento è stato abbondantemente utilizzato per la realizzazione di parcheggi interrati e per la viabilità, ma attualmente è utilizzato anche per il sistema cimiteriale e per quello sportivo. Prima di tutto andrebbero analizzati i percorsi seguiti fino ad ora ed i risultati ottenuti, perché in merito alla finanza di progetto la credibilità di un'istituzione è valutata, soprattutto da altri privati interessati ad investimenti futuri, per come sono state realizzate le opere già terminate e per come la politica ha governato i processi».Amato ha ribadito come la finanza di progetto sia uno strumento validissimo e indispensabile che si inquadra nella collaborazione tra pubblico e privato, tra amministrazioni locali e imprese. Un rapporto che però, sempre secondo Amato, nell'ultimo periodo sta segnando il passo come conferma l'assenza di risposte da parte delle amministrazioni locali all'appello lanciato qualche giorno fa dal presidente di Assindustria Sergio Ceccuzzi. "Sono sconcertato dall'assordante silenzio della politica di fronte agli importanti problemi sollevati da Ceccuzzi. Il presidente di Assindustria – ha ricordato Amato – ha invitato le amministrazioni a passare dalle parole ai fatti, dai progetti alle realizzazioni concrete rispettando i tempi previsti. Un appello caduto nel vuoto. Per questo – ha continuato il capogruppo di Forza Italia – chiedo alla giunta e alla maggioranza a rispondere alle sollecitazioni di Ceccuzzi dando la nostra disponibilità a discutere e confrontarsi su un tema, come quello dello sviluppo della città, che non ha colorazione politica".Tornando al project financing "Firenze Mobilità", i due esponenti di Forza Italia ricordano le tappe della vicenda e le modifiche apportate alle opere. «Il parcheggio di Piazza Caduti dei Lager, alla Fortezza Da Basso era progettato per 880 posti auto su tre piani sottoterra ma viene realizzato di due piani sottoterra per un totale di 550 posti auto circa il tutto perché scavando si è trovata l'acqua. Sono seguiti due blocchi dei lavori: prima una demolizione di circa di 1500 metri cubi prima seguita da una più vasta.Soprattutto c'è stato un pronunciamento del comitato tecnico del Ministero dei Beni Culturali in data 22 febbraio 2005, secondo cui: "la presenza così ravvicinata di una costruzione, seppur già modificata rispetto al progetto originario e mitigata da una copertura a verde, non assicura quelle condizioni di decoro e di ambiente che la vigente normativa indica fra i criteri base per una corretta tutela". Secondo tale comitato "la presenza del nuovo parcheggio dovrebbe prima di tutto essere più rispettosa del monumento e quindi garantire quelle condizioni di salvaguardia che la vigente legislazione prevede…". Così si viene a conoscere che, come viene comunicato da un assessore: "tutta questa vicenda è frutto di una sensibilità che si è fatta strada nella città", insomma si parla di "mutata sensibilità". Forse è anche per questo motivo che l'amministrazione si è dovuta fare carico dei maggiori costi con una delibera dell'8 marzo scorso. A leggere meglio gli atti firmati dai rappresentanti dell'amministrazione comunale, ovvero il contratto di concessione finanza di progetto "Firenze mobilità", una delibera del luglio 2003, si capisce che l'amministrazione stessa si era impegnata "a compiere tutte le attività amministrative di propria competenza necessarie per l'esecuzione della concessione ed il mantenimento dell'equilibrio economico-finanziario del progetto"».«Il parcheggio in piazza Ghiberti – hanno rilevato Toccafondi e Amato – dovevano avere quattro piani sottoterra per 510 posti auto. E' invece a due piani per 350 posti auto con un'altezza a piano di 2 metri non necessari a fare entrare tutti i tipi di autovetture; 350 posti auto ovvero più o meno quanti ne conteneva la piazza, e tutto questo perché si è trovata l'acqua. Per alcuni mesi nel sottopasso Strozzi gli autobus che provenivano da via Valfonda non riuscivano ad entrare perché la curva era troppo stretta e, comunque, nonostante il sottopasso servisse per pedonalizzare il passaggio tra Palacongressi e Fortezza da Basso si è deciso di farvi passare alcuni veicoli anche in superficie. Infine ci sarebbero tutte quelle opere che non verranno più fatte e che rientravano nel sistema della finanza di progetto come il parco del Mensola o la passerella dell'aeroporto. Due cose sono evidenti: troppe variabili hanno influenzato fino ad ora lo strumento e i progetti e nessun atto riguardo la finanza di progetto è mai stato esaminato e votato dal consiglio comunale e dalle sue commissioni. Occorre invece una consapevolezza in città di cosa si propone attraverso lo strumento del project. In questo senso va ricercata la collaborazione con l'assemblea di Palazzo Vecchio. Ribadiamo che lo strumento del project financing è uno strumento innovativo e bene ha fatto la nostra città ad utilizzarlo a pieno ma per utilizzare al meglio lo strumento, questo va governato e per questo occorrono idee chiare sullo sviluppo della città e un controllo sulla fase progettuale. Fasi che sono mancate visto come si sono sviluppati i progetti sopradescritti. A questo punto – concludono i due esponenti di Forza Italia – crediamo che il consiglio comunale debba intervenire istituendo una commissione speciale». (fn-mf)Palazzo Vecchio, 17 settembre 2005OGGETTO:Commissione speciale sulla finanza di progetto. – Istituzione.IL CONSIGLIOConstatata l'importanza dello strumento della finanza di progetto anche per le amministrazioni locali e che l'idea di realizzare interventi attraverso l'istituto del project financing nella città di Firenze nasce nel 1999;Constatato che ad oggi esistono progetti e interventi realizzati attraverso lo strumento del project financing in diversi settori che riguardano la viabilità ed il sistema dei parcheggi, il nuovo tempio crematorio e l'ampliamento dei cimiteri comunali, il nuovo insediamento sportivo ed impianti sportivi in genere;Dato atto che per gli interventi già in essere il Consiglio Comunale e le commissioni consiliari non sono direttamente coinvolte nell'esame degli atti che riguardano tali interventi;Preso atto dell'art. 28 dello Statuto e dell'art. 31 del Regolamento del Consiglio Comunale che prevedono e regolano l'istituzione di Commissioni speciali per l'approfondimento di particolari questioni o problemi;Ritenuto dunque di dover procedere alla nuova istituzione della Commissione speciale sulla finanza di progetto, della durata massima di …………………. dal suo insediamento;Visto il parere di regolarità tecnica del provvedimento ai sensi e per gli effetti dell'art. 49 del D.Lgs. n. 267 del 18.08.2000;DELIBERA1. di istituire una Commissione speciale sulla finanza di progetto;2. di designare quale Presidente della Commissione speciale il Consigliere ……………………. e quale Vicepresidente il Consigliere ………………….;3. di designare quali componenti della Commissione speciale i Consiglieri:- …………..,- …………..;- ...………...;- …………..;- …………..;- .………….;- …………..;4. che la detta Commissione dovrà concludere i propri lavori entro ………….. dall'insediamento, al quale provvederà il Presidente della Commissione entro dieci giorni dall'esecutività della presente deliberazione; e che, conclusi i lavori, dovrà presentare immediatamente al Consiglio una relazione generale sui risultati del monitoraggio, contenente tutte le posizioni emerse nel corso dei lavoro;5. che la Commissione avrà sede presso la Direzione Ufficio del Consiglio, la quale fornirà il personale ed i mezzi occorrenti per il suo funzionamento;6. che il funzionamento della Commissione è regolato dalla disciplina di cui al Regolamento del Consiglio comunale e degli altri organi istituzionali, precisandosi che per quanto riguarda permessi, gettoni e indennità essa è soggetta allo stesso regime delle Commissioni permanenti;7. di rendere immediatamente eseguibile il presente provvedimento.