Interrogazione di Rifondazione sulla situazione finanziaria di Publiacqua spa
Una interrogazione urgente «per conoscere la situazione finanziaria di Publiacqua spa» è stata presentata dai consiglieri di Rifondazione Comunista.In particolare Anna Nocentini, Leonardo Pieri e Pierluigi Ontanetti vogliono sapere «se una banca privata si sia offerta di coprire le necessità finanziarie di Publiacqua» e «se, ciò corrisponde la vero, e nel caso che l'offerta fosse vantaggiosa, perché è stata rifiutata». «Tale offerta hanno commentato i consiglieri di Rifondazione dimostra comunque che le necessità finanziarie di Publiacqua potevano essere risolte invece che con la privatizzazione con l'accensione di mutui e la la gestione "in house", come peraltro hanno fatto 12 Ato italiani».Inoltre si vuole conoscere «se è vero che dagli otto milioni di euro su cui si è basata la gara che ha visto la società Acea al primo posto si è passati adesso ai 5-6 milioni di euro» e «se ci sono gli estremi per annullarla».«Finalmente hanno aggiunto Anna Nocentini, Pieri e Ontanetti - lunedì prossimo il consiglio comunale sarà informato sulla vicenda Publiacqua che l'amministrazione sembra voler chiudere d'ufficio mentre da molti parti arrivano segnali che chiedono una moratoria ed una riconsiderazione della questione. Non ci sono solo le 42mila firme, raccolte in Toscana, che porteranno il consiglio regionale a discutere la proposta di legge popolare per una gestione pubblica dell'acqua ma c'è anche una mozione presentata al consiglio comunale di Roma da consiglieri dei gruppi di Rifondazione Comunista, Verdi e Ds che chiedono al Comune, ovvero al socio di maggioranza di Acea, il rinvio dell'ingresso di questa società in Publiacqua fino alla discussione della legge popolare nel consiglio regionale toscano. Il 21 settembre sono convocati a Firenze i 49 sindaci dell'Ato: anche da parte loro ci sono notevoli resistenze alla privatizzazione. E' uno dei motivi che può avere avuto peso nei numerosi rinvii della discussione in consiglio comunale». (fn)