Industria, Perini (Margherita): «Siamo tutti chiamati a rispondere alle sfide evitando di pensare di avere soluzioni semplici e certe»

«Quella stiamo vivendo è certamente una fase difficile e complessa nella quale viene richiesta una assunzione di responsabilità maggiore a tutti nello svolgere il proprio ruolo con attenzione, serietà e modernità. Certo è che le valutazioni espresse sono discutibili anche perché traspare un'imbarazzante dose di incoerenza ed una inaspettata vena populista ancor più sorprendente per chi rappresenta un soggetto di tale rilevanza. In questa fase siamo tutti chiamati a rispondere alle sfide della modernità evitando di pensare di avere soluzioni semplici e certe». E' quanto ha dichiarato Nicola Perini, capogruppo della Margherita in consiglio comunale, commentando le affermazioni di Luciano Silvestri, segretario regionale della Cgil.«Ci permettiamo di esprimere un giudizio su alcune frasi riportate dagli organi di stampa che, siamo consapevoli, sono per necessità una sintesi dei ragionamenti espressi – ha spiegato Perini - pensiamo, per esempio, che la riflessione sui nuovi modelli di piattaforme produttive stiano ridimensionando la strategicità dei distretti nella direzione di un allargamento territoriale ed una nuova composizione strutturale. Pensiamo alla valutazione sulle capacità di investimento che non comprendiamo su quali parametri vengano formulate. Pensiamo, ancora, a quali siano le complessità dei processi di sviluppo delle aziende pubbliche».«Ci appare superficiale – ha aggiunto il capogruppo della Margherita - tanto l'accostamento dei costi di management al caro bolletta, quanto il voler accomunare le difficoltà di aggregazione aziendale, che possono portare alla creazione di strumenti industriali da esportare, al ridimensionamento dei consigli di amministrazione. Sappiamo bene che non sfuggono ai vertici della CGIL le reali e diverse difficoltà delle nostre aziende pubbliche. Ci riferiamo, per esempio, alle difficoltà di rappresentanza delle segreterie confederali tanto nell'accettazione delle strategie quanto nei rinnovi dei contrattuali aziendali. Crediamo che le provocazioni espresse non aiutino certo le necessarie sinergie tra i protagonisti impegnati».«Evitiamo di sparare nel mucchio, perché questo non aiuta nessuno – ha concluso Perini – ma concentriamoci tutti a svolgere il nostro compito, sempre più complesso ed articolato, avendo ben presente che questo è il nostro dovere». (fn)