Maggio Musicale, Amato (FI) scrive al commissario straordinario
Questo il testo della lettera inviata da Paolo Amato, capogruppo di Forza Italia, al commissario straordinario della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino:«Al Dott. Salvatore NastasiCommissario della Fondazione del Teatro del Maggio Musicale FiorentinoE p.c. Al Ministro dei Beni CulturaliOn. Le Rocco ButtiglioneEgregio Signor Commissario,a nome e per conto del Gruppo di Forza Italia in Palazzo Vecchio, Le trasmetto in allegato un "dossier" sulla vicenda della Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: dalla scoperta dell'improvviso buco di bilancio ad oggi.Quando - a gennaio 2005 - cominciarono a circolare le prime notizie sul deficit, grande fu infatti lo sconcerto in città. Ed alcuni amministratori accusarono subito l'ex Sovrintendente Van Straten di non avere tempestivamente e debitamente informato il Consiglio di Amministrazione.Per cui, il 7 febbraio 2005, il CdA della Fondazione votò una fiducia "condizionata" a Van Straten. Nel senso che i Consiglieri assicurarono sì il numero di voti necessari all'approvazione del bilancio, ma lo fecero esprimendo anche diverse astensioni. In modo da lanciare un preciso segnale di allarme e da accordare al Sovrintendente una fiducia subordinata. Subordinata ad una verifica da effettuare entro il 30 aprile 2005. Per quella data il Sovrintendente avrebbe dovuto: a) presentare un piano per una significativa riduzione del deficit, unitamente ad un piano di riorganizzazione del Teatro; b) e riferire sul tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e sull'alienazione dell'immobile ex-Longinotti.Ma il 30 aprile Van Straten non portò nulla e non riferì niente. Ed anzi, a fine maggio, mollò tutto e tutti per fuggire nella veltroniana Roma, dove ora ricopre un incarico non operativo.Il resto Le è noto.Forza Italia non ha mai chiesto un Sovrintendente "amico". Ha solo e sempre chiesto al Sindaco (in qualità di Presidente del CdA della Fondazione) di fare una scelta di qualità, proponendo un nominativo caratterizzato da comprovate capacità professionali e gestionali, anziché dalla esclusiva appartenenza politica. Il Sindaco ha invece ostinatamente insistito sul nome di Giambrone, sul quale pesa come un macigno la pessima esperienza gestionale del Teatro di Palermo.Né il Sindaco ha mai voluto affrontare i nodi critici della "governance" del Teatro Comunale, come suggeritogli da Forza Italia.Il risultato di tutto ciò è stato il verificarsi di una situazione di stallo all'interno del CdA della Fondazione. La qual cosa ha determinato il Suo opportuno arrivo a Firenze.Paolo AmatoCapogruppo di Forza ItaliaFirenze, 14 settembre 2005»(fn)