Checcucci (AN): «A Firenze i project financing cambiano oggetto, soggetti e costano invece di far risparmiare»
«Il project della Fortezza da Basso ha cambiato in corso d'opera soggetti, oggetto e condizioni economiche. Un "primato giuridico ed economico" nello scenario della finanza di progetto dove, in genere, il rischio di impresa grave solo sui privati». E' quanto ha dichiarato la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.«Il procedimento ha spiegato l'esponente del centrodestra iniziato, nel 2000 e aggiudicato nel 2001 al consorzio Baldassini&Tognozzi, poi diventato "Firenze Mobilità, ha in corso d'opera mutato l'oggetto per cui era stato costituito. Il parcheggio in piazza Caduti nei Lager ha perso un piano ed è stato ulteriormente ridimensionato per evitare uno scempio architettonico. Il parcheggio di piazza Beccaria è stato dimezzato, compensato dall'aumento del parcheggio di piazza Alberti. Il tunnel di viale Strozzi è lo stesso ma è costato "solo" circa tre milioni di euro in più e, con l'ultimo verbale di ricognizione, la passerella pedonale, tra il parcheggio e l'aeroporto di Peretola viene tolta dalla realizzazione e messa a carico del Comune. Il tanto decantato "parco del Mensola", la cui realizzazione era originariamente il fiore all'occhiello del pacchetto di opere di "Firenze Mobilità" nonché motivo di preferenza del consorzio aggiudicatario rispetto alla concorrenza, è sparito. Infine compaiono due nuovi parcheggi: quello di piazza Vittorio Veneto e quello di piazza Del Carmine i cui diritti di superficie sono stati concessi per 99 anni a "Firenze Mobilità" a titolo di parziale risarcimento per il danno subito con le modifiche che il Comune ha imposto, in corso d'opera».«In aggiunta ai circa tre milioni già pagati di recente dal Comune per le modifiche chieste ai privati - ha aggiunto Gaia Checcucci se ne aggiungono oltre 5 milioni e mezzo, dei quali tre rappresentati dal "regalo" del diritto di superficie dei parcheggi di piazza Vittorio Veneto e del Carmine. Senza dimenticare, peraltro, che quest'ultimo non è neanche ricompresso tra le opere considerate prioritarie da questa amministrazione. La restante parte della somma dovrà essere recuperata attraverso variazioni di bilancio che sopprimeranno investimenti previsti nel piano triennale.«Non va dimenticato ha concluso - il ruolo e la configurazione di Firenze Mobilità nel procedimento complessivo del project financing della Fortezza. In alte parole significa che il "soggetto privato" che andrà a gestire tutti gli interventi del pacchetto "Firenze Mobilità" sarà la società partecipata dal Comune, Firenze Parcheggi. Originariamente il soggetto privato presente nella cordata che avrebbe dovuto rilevare le quote dei costruttori sarebbe dovuta essere Scaf. Ma quest'ultima ha problemi di bilancio, tra l'altro deve ancora rendere al Comune circa sei milioni di euro per la gestione dei bus turistici, e quindi non è grado di provvedere all'acquisizione delle quote. Ecco quindi che arriva Firenze Parcheggi. La società che arriverà a detenere il 52% del pacchetto di Firenze Mobilità e ad oggi partecipata al 49% dal Comune. In pratica il 49% delle spese di gestione e di ogni altra rischio di impresa ricadrà sul Comune e, quindi, sui contribuenti. Paradossalmente, a Firenze non solo i project costano, e parecchio, ma addirittura uno strumento che altrove serve per far gravare il rischio di impresa sui privati qui viene condiviso da un'amministrazione pubblica. Ad oggi i soldi risarciti per gli errori commessi ammontano a quasi 9 milioni di euro. Il problema, dunque, non è rappresentato né dallo strumento né, tantomeno, dai soggetti privati: bensì dall'incapacità di pianificazione e gestione dell'amministrazione comunale di centrosinistra». (fn)