Maggio Musicale, Razzanelli (UDC): «Basta coi personalismi, pensiamo al futuro del nostro Teatro»

«Siamo di fronte ad una città allo sbando: il Maggio Musicale fiorentino e il piano strategico fallito sono due facce della stessa medaglia». Così il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli commenta l'ulteriore rinvio nella nomina di un nuovo sovrintendente del teatro comunale.«Era il 24 maggio scorso quando Van Straten rassegnò le dimissioni – ha ricordato - sono passati quasi quattro mesi e ancora non è stata trovata una soluzione. Di Benedetto e Ernani, chi per un motivo chi per un altro, sono due candidature che sono state scartate. E gli altri nomi della rosa non sono stati nemmeno presi in considerazione. Chi avrebbe dovuto trovare un comune denominatore è stato incapace di farlo. Tanto che fino ad ora nessun candidato è stato messo ai voti. Forse la strada da percorrere è quella di trovare un nome che convinca tutti, senza imposizioni da parte di chicchessia».«La disastrata situazione economica del Maggio Musicale – ha concluso Razzanelli - non ammette ulteriori ritardi nella scelta di una persona che sappia ripianare un buco spaventoso: ricordo che al deficit di 16milioni per il bilancio se ne aggiungono circa 7 per l'utilizzo del fondo Tfr e 4 per indebitamenti con le banche. In tutto, 27 milioni di perdite in tre anni. Considerato questo, lo spettacolo che viene offerto alla città è quanto di più squallido si possa immaginare. Di fronte ad un teatro che sta ‘franando', il sindaco proponga una candidatura che possa trovare l'accordo di tutti». (fn)