Sollicciano, si parte con gli interventi per il ripristino di celle, docce e cucine. Oggi l'incontro in Palazzo Vecchio fra l'assessore Cioni, direttore del carcere e tecnici

Va avanti il dialogo fra il Comune e il carcere di Sollicciano. Il piano di intervento richiesto dal Comune per fermare l'estremo degrado in cui attualmente versa il carcere sta cominciando a prendere forma. Oggi pomeriggio, con l'incontro che si è tenuto in Palazzo Vecchio e a cui hanno partecipato l'assessore alla sanità Graziano Cioni, il garante dei diritti dei detenuti Franco Corleone, il direttore del carcere Oreste Cacurri il Comandante della Guardia carceraria Maciullo insieme ai tecnici dell'Asl e della casa circondariale , sono state date delle scadenze e sono stati messi a fuoco nel dettaglio i lavori da eseguire.""Siamo molto soddisfatti dell'inizio di questa nuova e fattiva collaborazione che ha come unico obbiettivo quello di rendere il carcere più umano, più sicuro e rispettoso dei diritti dei detenuti. ha commentato l'assessore Cioni- . Ciò significa che il carcere deve diventare sempre di più un parte integrante della nostra città e non più una zona franca".Ma veniamo al dettaglio dei lavori. Entro il 30 ottobre saranno ripristinati i locali delle celle, cucine e docce. Significa piastrelle nuove nelle cucine sia nel pavimento che alle pareti, scaffalature ripulite, intonaci nuovi nelle celle e docce con diffusore invece che a goccia. Interventi anche sui piccioni che da tempo con la loro presenza e soprattutto con lo sporco che creano, vessano i detenuti provocando problemi igienico – sanitari non di poco conto. Domani proprio su questa questione verterà l'incontro che si terrà presso il carcere e che vedrà protagonisti il direttore Cacurri e i servizi veterinari della Asl.Entro dicembre il carcere si è impegnato a ripristinare i locali destinati ad ambulatori di procedere all'impermeabilizzazione di alcune parti dell'istituto. I tecnici del carcere presenteranno un progetto per mettere un lavandino particolare nelle celle per il lavaggio degli alimenti che attualmente vengono lavati nel lavandino del gabinetto. Sempre entro i primi i novembre verrà messo a punto anche il progetto per la produzione di acqua calda per le docce e per i lavandini delle celle."Il diritto alla salute, di cui devono godere anche i detenuti, - ha aggiunto Corleone- non è importante solo per coloro che vivono dentro la struttura carceraria, ma anche per tutti noi, perché poi i detenuti escono dal carcere". (lb)