Convegno internazionale sulla povertà, Agostini: «Anche nella nostra città ciascuno si deve sentire protagonista attivo di nuove politiche di equità e solidarietà»
«I contributi e le esperienze dei tanti rappresentanti delle comunità locali presenti al convegno dimostreranno che attraverso il riconoscimento dei diritti umani e le tante azioni positive già avviate possiamo sconfiggere le differenti situazioni di povertà che esistono non solo nel cosiddetto Terzo Mondo ma anche nelle nostre città». E' quanto ha dichiarato la presidente della commissione per le politiche sociali e della salute Susanna Agostini che venerdì prossimo, a Palazzo Vecchio, interverrà al convegno internazionale "Dai poveri illegali alla illegalità della povertà" su "La rete della città per l'illegalità della povertà".«Viviamo in un'epoca nella quale le paure sono in aumento ha aggiunto Susanna Agostini le istituzioni hanno il dovere di mettere al primo posto la sicurezza dei cittadini. Al termine di questo convegno dovremo spostare in avanti la coscienza collettiva nel garantire riferimenti certi per rispondere alle nuove e vecchie paure.Dalla due giorni fiorentina partirà un appello al mondo per dichiarare illegale la povertà: auspico che sia fatto proprio da tutti, in modo particolare dai giovani».«Anche nella nostra città ciascuno si deve sentire protagonista attivo di nuove politiche di equità e solidarietà ha concluso la presidente della commissione per le politiche sociali e della salute nella sessione alla quale partecipo cercherò di portare il contributo dei Comuni ad un rinnovato patto umanitario garante dei diritti essenziali come: la salute, il lavoro, le pari opportunità di crescita e formazione, e la giustizia in tutto il mondo. A partire dalle nostre comunità.«La povertà - ha detto Vincenzo Striano, presidente regionale dell'Arci - è uno dei grandi temi del moderno. Accanto alla povertà materiale c'è anche la marginalità culturale. E' povero anche chi ha un reddito alto ma vive in un territorio povero di relazioni sociali».Nel corso del convegno sarà possibile ascoltare i contributi di analisi ed alle proposte da parte di alcuni esperti, associate ad una serie di esperienze attivate sperimentate a livello territoriale, da parte di enti locali ed associazioni che si caratterizzano per un livello innovativo sul piano della difesa dei principali diritti fondamentali e dei beni comuni , in particolare : acqua- salute- casa -istruzione - liberta/carceri - lavoro. (fn)