"Firenze nel cuore del Cremlino", presentato in Palazzo Vecchio dall'assessore Giani il libro di Laura Lodigiani
Una serie di interviste e immagini, raccolte da Laura Lodigiani, per raccontare l'opera colossale compiuta da alcuni maestri artigiani italiani (e in maggioranza fiorentini) nel ricostruire in tutto il loro antico splendore due delle più belle sale del grande palazzo del Cremlino distrutte da Stalin negli anni Trenta per dare spazio alla sede provvisoria del Soviet. Un'avventura straordinaria che rivela l'unicità dei nostri artigiani per capacità creatività e coraggio e in cui campeggia la figura di una donna fiorentina, Fiorenza Bartolozzi, che ha accettato la sfida senza alcuna incertezza.Il libro "Firenze nel cuore del Cremlino" (Giunti Editore) è stato presentato oggi pomeriggio in Palazzo Vecchio alla presenza dell'assessore alle relazioni internazionali Eugenio Giani, autore della prefazione. "Firenze nel cuore del Cremlino" non nasce come un libro celebrativo, ma con un intento divulgativo. Molto ben documentato, ricco di immagini e di riproduzioni di documenti originali, di facile e veloce lettura, è uscito in versione bilingue italiano/inglese per facilitarne diffusione."Ho voluto la presentazione di questo libro in Palazzo Vecchio ha detto l'assessore Giani per due motivi. In primo luogo per rendere merito a un lavoro importante quanto poco conosciuto, che ha visto protagonista l'impresa artigiana di qualità artistica Bartolozzi e Maioli, che ha sede in Oltrarno e che ha avuto la capacità di distinguersi per il restauro degli ambienti del Cremlino. Dall'altro perché il libro di Laura Lodigiani ci consente di capire come il recente intervento di restauro rappresenta la continuità di una tradizione che ha visto architetti, artisti e artigiani italiani operare con grande evidenza nella costruzione e nell'abbellimento delle città russe. Il nome nobile è quello dei Rastrelli, Francesco Carlo e Carlo Bartolomeo, protagonisti a Mosca e San Pietroburgo. La perla' è il giardino d'inverno dell'Hermitage di San Pietroburgo di Carlo Bartolomeo. Ma è doveroso ricordare il contributo di grandi artisti e artigiani poco conosciuti in patria e invece molto di più in Russia e in generale nei Paesi della ex Unione Sovietica".Il volume, in libreria dal mese di luglio, ha avuto una sua prima presentazione a Los Angeles all'Istituto Italiano di Cultura dove è stato illustrato da uno dei protagonisti, Mario Di Donato, con notevole successo di pubblico e un buon seguito di stampa.Oltre all'assessore Giani erano presenti Umberto Cecchi per un commento giornalistico, Lelio Lagorio per le implicazioni storico politiche, l'architetto Massimo Ruffilli per il valore architettonico e artistico dell'impresa e Roberto Ciulli della Cna per quanto riguarda il sistema artigiano fiorentino.(fd)