Parte da Firenze il progetto di mediazione penale minorile. Prima esperienza in Toscana. Lastri e Salvadori: "Un progetto che responsabilizza i minori autori del reato e sostiene i cittadini vittime"
Il progetto di mediazione penale minorile, il primo di questo tipo in Toscana, sarà al centro di un convegno che si terrà il 7 settembre, a partire dalle 9,30, nel Salone de' Dugento, dove saranno presenti, fra gli altri, l'assessore alla pubblica istruzione e alle politiche per l'infanzia e l'adolescenza Daniela Lastri, l'assessore alle politiche sociali della Regione Toscana Gianni Salvadori, Adolfo Ceretti professore associato dell'Università degli Studi di Milano Bicocca, Gianfranco Casciano presidente del Tribunale per i Minorenni di Firenze, Lorenzo Terzani presidente del Consorzio Co & So Firenze, ed Emilio Santoro professore associato Università degli Studi di Firenze."Con questo progetto vogliamo responsabilizzare quei minorenni che compiono reati, e aiutare le vittime, in uno spazio adibito, ad esprimere le proprie opinioni ha detto l'assessore alle politiche per l'infanzia e l'adolescenza Daniela Lastri -. Con la mediazione penale si tende a ricomporre il conflitto che si crea tra l'autore del reato e la vittima, ma anche a correggere quella percezione della insicurezza così presente nelle città.""Infine ha proseguito l'assessore Lastri per la realizzazione del progetto è stata importante la co-progettazione tra il pubblico e il privato sociale, mettendo quindi in evidenza una tradizione di collaborazione che affonda le sue radici proprio nella nostra regione".La mediazione dei conflitti in area penale è oggetto di riflessione nel nostro Paese dal 1995, grazie all'interessamento di magistrati e criminologi da tempo sensibili alla tematica della risoluzione alternativa delle controversie.In questo ambito il Comune di Firenze e la Regione Toscana hanno promosso, in co-progettazione con un'associazione temporanea d'impresa che è stata costituita tra il Consorzio CO&SO, il Consorzio CGM e l'associazione L'altro Diritto, l'attivazione di un ufficio di mediazione penale. Si tratta di un servizio sperimentale completamente nuovo, che ha come centro Firenze con competenza per tutta la regione toscana."E' un progetto di grande valore sociale ha affermato l'assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvadori e proprio perché crediamo in questa nuova attività confermiamo l'impegno assunto, con un finanziamento di oltre 40 mila euro, sostenendo il comune di Firenze che sarà la sede di riferimento per l'intera regione toscana".In generale, col progetto di mediazione penale minorile si vuole rafforzare il senso di sicurezza sociale all'interno della comunità e, nello specifico, la vittima che normalmente svolge un ruolo marginale nel processo penale, ha la possibilità di essere interpellata ed esprimere il proprio disagio. Il minore, invece può valutare direttamente le conseguenze della propria condotta e percepire, con l'ausilio di personale adeguatamente formato, la rilevanza sociale del suo gesto. In questo ambito le ragioni della vittima e del reo possono trovare un importante momento extragiurisdizionale, un percorso parallelo ed integrativo quindi a quello giurisdizionale, che è di riconoscimento e di reciproco ascolto.Il nuovo servizio di mediazione penale è rivolto ai minori autori di reati segnalati dalle autorità giudiziarie minorili competenti territorialmente nella nostra regione, ed alle vittime di reati, che sono residenti o domiciliati all'interno della Regione Toscana. I casi in cui si può ricorrere alla mediazione (in base anche alle esperienze maturate presso gli altri Centri di mediazione) riguardano fondamentalmente alcuni reati contro la persona, e contro il patrimonio, che è di oltre il 60% dei reati (a titolo esemplificativo: furti, lesioni, percosse, danneggiamento, ingiuria, risse, minacce, molestie, estorsione ecc.) e sono comunque preventivamente valutati dagli organi giurisdizionali competenti.Il mediatore penale prende in carico la gestione del conflitto che viene a crearsi tra l'autore del reato e la persona offesa, garantendo il diritto di ciascuno ad esprimere le proprie ragioni, in un luogo dove sia possibile confrontarsi senza avere il timore di essere giudicati. Il termine mediazione, infatti non è sinonimo di arbitrato o di conciliazione, ma è piuttosto il posizionarsi in mezzo tra le due persone coinvolte. Il progetto parte dal presupposto che non sempre i metodi repressivi o la logica del processo penale rappresentano le risposte più adeguate soprattutto in ambito di criminalità minorile.Il progetto prevede:- un'attività di sensibilizzazione ed informazione, rivolta agli addetti ai lavori (magistrati, polizia carabinieri, assistenti sociali, educatori ecc...);- un'attività di formazione per operatori della mediazione penale minorile su un arco di 180 ore ed articolato su incontri di due giorni. Il progetto si prefigge l'obiettivo di formare alla mediazione un gruppo minimo di 14 persone, che sono già state selezionate e che sono state scelte tra candidati con precedenti esperienze professionali nell'ambito del disagio minorile o adolescenziale, dell'intercultura e della marginalità;- un'attività di mediazione in senso stretto con la presa in carico dei casi segnalati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni e dal Tribunale per i Minorenni di Firenze e di Genova (quest'ultimo competente per la circoscrizione di Massa Carrara). L'attività di mediazione penale vera e propria è rivolta a minori autori di reati ed alle vittime dei reati residenti o domiciliati all'interno della Regione Toscana e segnalati dalle Autorità Giudiziarie Minorili competenti territorialmente sulla Regione Toscana. In questa prima fase il servizio di mediazione penale inizierà ad operare con mediatori provenienti da esperienze di mediazione già esistenti in altre città italiane.L'attività di formazione, che inizierà dal 15 ottobre, e quella di mediazione, che inizierà dal 3 ottobre, verranno effettuate presso l'Officina Multimediale Galileo in Largo Liverani, sede del Servizio di Mediazione Penale Minorile. (pc)SEGUE PROGRAMMA:LA MEDIAZIONE PENALE IN AMBITO MINORILE NELLA REGIONE TOSCANAOre 10: Apertura dei lavoriA Firenze un progetto sperimentale di Mediazione Penale MinorileDaniela Lastri, Assessore alla Pubblica Istruzione e alle Politiche per l'Infanzia e l'Adolescenza del Comune di FirenzeLa Mediazione Penale Minorile : l'impegno della Regione ToscanaGianni Salvadori, Assessore alle Politiche Sociali della Regione ToscanaOre 10.30: A che punto è, in Italia, la mediazione nel sistema penale minorileAdolfo Ceretti, Professore associato Università degli Studi di Milano BicoccaOre 11: Coffee BreakOre 11.15Il progetto di Mediazione Penale Minorile nel distretto del Tribunale per i Minorenni di FirenzeGianfranco Casciano, Presidente Tribunale per i Minorenni di FirenzeIl ruolo della Procura nell'ambito della Mediazione Penale minorilePatrizia Foiera, Sostituto Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di FirenzeLa mediazione penale, la giustizia riparativa e i servizi minoriliAnna Amendolea, Direttore dell'Ufficio di servizio Sociale per i MinorenniOre 12:Le caratteristiche del progetto di Mediazione Penale Minorile in ToscanaLorenzo Terzani, Presidente Consorzio Co&So FirenzeEmilio Santoro, Professore Associato Università degli Studi di FirenzeSilvio Ciappi, CGM Consorzio Nazionale Gino MattarelliOre 12.30Dibattito e chiusura lavori