Provincia, De Zordo: «Il caso Renzi è un passo indietro per l'Unione e per la sconfitta della cultura del berlusconismo»

«La vicenda "Renzi contro tutti" esprime, ancora una volta, una cultura politica obsoleta, tutta centrata su posizioni di forza e lotte interne, personalismi e tatticismi, nella quale i contenuti non sono mai centrali e che deve essere combattuta e sconfitta sia nel centrodestra che nel centrosinistra se l'Unione vuole veramente battere Berlusconi nel 2006 e il berlusconismo a partire da oggi». E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo dopo la decisione del presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi di ritirare le deleghe agli assessori Marzia Monciatti (Ds) e Mauro Romanelli (Verdi).«Ad un mese e mezzo dalla data delle primarie, fortemente volute dal candidato dei riformisti dell'Unione – ha aggiunto – rischia di avere esiti disastrosi il fallimento del forum programmatico per il dimissionamento, da parte di Matteo Renzi, di due assessori. L'8 settembre prenderà il via la campagna elettorale per le primarie: dal centro di Roma partirà il Tir giallo con il quale Romano Prodi girerà l'Italia per cercare di convincere gli elettori della necessità di affidare alla coalizione di centrosinistra i destini dell'Italia sottraendoli al centrodestra di Berlusconi».«L'assunzione della delega delle pari opportunità da parte di Renzi è paradossale – ha concluso la capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo - Marzia Monciatti è stata dimissionata, a quanto è emerso, per aver promosso corsi di formazione a associazione "sospettate" di difesa e diffusione della cultura di libertà di scelta di orientamento sessuale. Semplicemente assurdo in uno stato laico come ancora viene definito il nostro paese nella Costituzione della Repubblica». (fn)