Chiusura dei cinema, Bosi (FI). "Il Comune se ne accorge solo ora"

"Mi pare un po' troppo tardi per pensare solo ora alla salvezza dei cinema nel centro cittadino. S'interviene quando i buoi sono già usciti dalla stalla".È quello che sostiene il consigliere comunale di Forza Italia, Enrico Bosi."La colpa della crisi è dovuta, in gran parte – prosegue Enrico Bosi – , non solo alla vendita massiccia dei dvd, alla televisione a pagamento ma anche, ed io penso in modo determinante, alle difficoltà di accesso al centro di Firenze da parte di tanti appassionati che preferiscono rivolgersi alle multisale in periferia dove, specialmente negli spettacoli serali, trovano adeguati parcheggi. Da tempo ho chiesto al presidente della commissione consiliare sport, istruzione e cultura, Dario Nardella, un'audizione sul problema «cinema a Firenze» e spero che questo incontro avvenga quanto prima. La chiusura del Teatro della Compagnia e quella probabile del cinema Firenze e l'agonia, ancora per un anno, del Gambrinus, nonostante il grande impegno della famiglia Germani, creano un ulteriore vuoto nel centro cittadino ed anche il problema di un eventuale riutilizzo di questi grandi spazi. L'intervento dell'assessore Riccardo Nencini mi pare ovviamente tardivo come anche il pianto del sindacato filo-diessino della CIGL che fa eco all'assessore"."Sono anni – conclude il consigliere di Forza Italia – che la moria dei cinema avviene sistematicamente in occasione della riapertura della stagione, dopo le ferie estive. Potevano pensarci prima ma questa Amministrazione i problemi li affronta sempre in ritardo". (uc)