Firenze Mostre, Toccafondi e Grazzini (FI): «Certezze sul piano industriale e sulle mostre che saranno allestite il prossimo anno»
Esiste un preventivo per il 2005? Esiste un piano "industriale" per il triennio 2005-2007? Su quali mostre si sta lavorando per il 2005? Queste, secondo il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi e il consigliere provinciale Graziano Grazzini «sono le domande alle quali devono rispondere quanto prima le istituzioni».«Provincia e Comune hanno ricordato i due consiglieri di Forza Italia si dicono soddisfatti della divisione delle deleghe tra presidente e amministratore delegato. Ne prendiamo atto a noi però interessa la situazione economica della società a poco più di quattro mesi dalla chiusura del bilancio 2005. Vorremmo ricordare che il bilancio 2003 si è chiuso con un disavanzo di oltre 2milioni di euro, quello del 2004 si è chiuso con un disavanzo di 607mila euro nonostante la mostra su Botticelli e che a maggio 2004, per ripianare perdite per oltre 1milione e 500mila euro, si era ricorso ad un aumento di capitale che ha visto il conferimento dell'uso per 29 anni di Palazzo Strozzi ed entrare la Provincia con un importo di 1milione e 300mila euro.Fin dalla sua nascita Firenze Mostre SpA ha palesato un bilancio in difficoltà, difficoltà che non sembrano svanite al punto che la nascita della tanto reclamizzata Fondazione per la cultura di cui si parla da un anno ancora appare lontana».«Questo hanno rilevato Toccafondi e Grazzini - perché una nuova fondazione non può partire con il fardello economico e i debiti della spa Firenze Mostre, ma c'è di più perché una Fondazione non potrà avere i conti in rosso come la sua "sorella gemella" Firenze Mostre spa ha fatto fino ad oggi. Ma cosa distingue e distinguerà le due forme societarie? Come si intende arrivare al pareggio di bilancio? Questa società ha costi fissi per circa 500mila euro compresi 180mila euro di costo del personale, circa 80mila euro di compensi spettanti agli amministratori e 200mila euro di costi fissi per affitti e utenze. I ricavi invece sono variabili e dipendono dalle mostre che si realizzano. Nel 2005, solo attraverso la gestione e l'aiuto del Comune di Firenze, si è riusciti a fare qualche mostra a costi bassi e con un contributo comunale, ma nel 2006 cosa è previsto? Insomma senza certezze questo società si potrà chiamare come vuole ma sarà rassegnata alla perdita di bilancio per questo occorre chiarezza e occorre farla subito. Alla luce di queste urgenze Comune e Provincia si dicono soddisfatti della divisione delle deleghe tra presidente e amministratore delegato».«A dicembre 2004 il sindaco, durante la discussione sul futuro di Firenze mostre hanno concluso i due esponenti del centrodestra fece più volte un'affermazione tutt'ora ragionevole e vera dicendo che l'amministratore comprende anche per prove ed errori. Ma perché, visti i precedenti e notato che tutt'ora nella sostanza non cambia niente, nel 2005 questa nuova vecchia società dovrebbe produrre un utile o dovrebbe ricevere fiducia o denaro ad privati, banche, fondazioni bancarie?». (fn)Per questo abbiamo detto, e ribadiamo che la nascita della Fondazione ha qualcosa del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa : "tutto deve cambiare perché nulla cambi"». (fn)