Amato (FI) scrive a Cruccolini: «Nel primo consiglio dopo la pausa estiva comunicazione della giunta sulla questione del parcheggio alla Fortezza»

Comunicazione della giunta sulla questione del parcheggio alla Fortezza nel primo consiglio comunale che si terrà dopo la pausa estiva. E' quanto chiede, in una lettera al presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, il capogruppo di Forza Italia Paolo Amato.«L'accordo raggiunto con Firenze Mobilità, per il risarcimento della demolizione di parte delle strutture del parcheggio, costerà al Comune altri 5 milioni di euro – scrive Amato – credo che il sindaco debba venire in consiglio, per scusarsi con la città e per spiegare a noi tutti com'è stato possibile realizzare un orrore del genere che, per fortuna, sarà abbattuto, quali errori sono stati in tal senso compiuti, e a chi vanno quindi attribuite le responsabilità».«Rivendico il diritto dell'opposizione e del consiglio comunale tutto all'informazione e alla chiarezza – ha concluso il capogruppo di Forza Italia - specie in una vicenda come questa, che è costata e costa a Firenze: in termini di danno all'ambiente, all'economia, e all'immagine». (fn)Questo il testo della lettera:Eros CruccoliniPresidente del Consiglio ComunaleCaro Presidente,ti chiedo di inserire all'ordine del giorno del primo Consiglio Comunale (che si terrà alla ripresa dei nostri lavori) una comunicazione della Giunta sulla vicenda del "mostro della Fortezza". Visto che l'accordo raggiunto con Firenze Mobilità, per il risarcimento della demolizione di parte delle strutture del parcheggio, costerà al Comune altri 5 milioni di euro.Credo infatti che il Sindaco debba venire in Consiglio, per scusarsi con la città e per spiegare a noi tutti : com'è stato possibile realizzare un orrore del genere (che, per fortuna, sarà abbattuto), quali errori sono stati in tal senso compiuti, e a chi vanno quindi attribuite le responsabilità.Rivendico il diritto dell'opposizione e del Consiglio Comunale tutto all'informazione e alla chiarezza. Specie in una vicenda come questa, che è costata e costa a Firenze: in termini di danno all'ambiente, all'economia, e all'immagine.Confido nell'accoglimento della mia richiesta.Paolo AmatoFirenze, 12 agosto 2005