"Nello Specchio della fiaba", stamani un seminario di formazione per insegnanti. Lastri: "Conoscere da vicino questo magico strumento didattico da trasmettere agli alunni"

"Nello specchio della Fiaba - come ascoltare la classe che immagina e racconta", è il seminario di formazione rivolto ad insegnanti e operatori scolastici che si è svolto stamani alle 10, all'Istituto per la ricerca in psicoanalisi Gradiva, realizzato in collaborazione con l'assessorato alla pubblica istruzione.All'iniziativa, che fa parte dei percorsi formativi de "Le Chiavi della città", hanno partecipato oltre 70 insegnanti provenienti dalla scuola dell'infanzia, elementare e medie inferiori, operatori docenti dei centri di alfabetizzazione ed altre professionalità coinvolte a vario titolo nel mondo della scuola."La massiccia partecipazione significa che la fiaba è uno strumento che per il suo linguaggio universale, al pari della musica, della poesia e della narrativa in genere – ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - si impone per la sua capacità di essere raccontata, rielaborata, composta e ricomposta in modo eclettico e quindi capace di essere uno strumento educativo e didattico di grande interesse".L'assessorato alla pubblica istruzione è impegnato su questo tema ormai da tempo: già dal 2000, infatti, ha intrapreso percorsi impegnativi e di interesse nazionale per promuovere l'uso della fiaba e della narrazione, come strumento didattico ed educativo, legato soprattutto a politiche interculturali volte all'integrazione di studenti stranieri.Il discorso parte quindi da lontano con il convegno internazionale ""Chi vuole fiabe, chi vuole? Voci e narrazioni di qui e d'altrove" del 2001 e dopo questo "Si racconta, Storia e storie delle Mille e una notte"che ha visto, tra le altre, la collaborazione dell'Istituto Gradiva, per proseguire con la realizzazione degli scaffali multiculturali inseriti nei centri di alfabetizzazione presenti nei quartieri.Questi momenti di incontro con le fiabe, con i miti che ogni popolo si tramanda, hanno aperto una strada, un moderno percorso sul quale l'assessorato continua a impegnarsi, grazie all'interesse che suscita nella scuola.La narrazione, la lettura di un libro, di un racconto regalano tempi, ritmi più lenti e più umani rispetto a quelli che oggi quotidianamente viviamo o subiamo. La parola scritta, narrata, trasposta in segni ed immagini, se adeguatamente trasmessa, oggi, ancor più che nel passato, riveste un ruolo di importanza primaria nella formazione dei giovanissimi. E' uno strumento prezioso per gli insegnati, che possono introdurre gli alunni alla scoperta e alla conoscenza di sé e dell'altro, con la possibilità di creare una sensibilizzazione nuova verso la diversità e verso l'ambiente in cui viviamo.Il seminario di stamani ha offerto ulteriori strumenti di studio e di approccio attraverso la versione collettiva della fiaba: un modo nuovo di offrire la fiaba agli alunni per riscoprire il piacere dell'ascolto in una dimensione collettiva. Interessante sarà quindi per gli insegnanti seguire questo momento di intimità poetica, che darà l'opportunità agli alunni di incontrarsi ma anche di esplorare ognuno la propria originale creatività a contatto con le diverse esperienze dei propri compagni. Ogni alunno può ricevere la fiaba come un dono d'amore, riconoscerla come riflesso della propria storia personale e lasciarla entrare nel suo mondo immaginario. Una volta che la fiaba è stata ascoltata e compresa essa viene ri-elaborata e ri-raccontata dai bambini attraverso scritti e disegni che, nel loro insieme, concorrono a realizzare la "versione collettiva" della fiaba. (pc)