"Giorno del Ricordo", proiettato in Palazzo Vecchio il film sulla tragedia delle foibe
Si intitola "Foibe. Martiri Dimenticati" ed è il film proiettato questa mattina nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio per commemorare il "Giorno del Ricordo", istituito con una legge nel 2004. All'iniziativa, promossa dal vicececagruppo di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai, erano presenti gli studenti di tre classi dell'educandato statale Santissima Annunziata del Poggio Imperiale, il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini e l'assessore Eugenio Giani.«Un'iniziativa che ha profondamente coinvolto i ragazzi ha sottolineato Cellai come hanno dimostrato le molteplici domande da loro rivolte a Guido Cace, presidente dell'associazione nazionale dalmata, che ha realizzato la pellicola.Domande importanti, sul perché di un silenzio che ha avvolto la vicenda per quasi 60 anni e sul ruolo dell'allora PCI nella stessa. L'assessore Giani è intervenuto sulla necessità di ricordare in modo approfondito l'esodo degli oltre 350000 italiani fuggiti dalla pulizia etnica operata dai titini e gli oltre 15000 martiri delle foibe. Il sindaco Domenici mi ha inviato un messaggio, che ho letto ai ragazzi, di alto spessore umano, culturale e politico. Un messaggio in cui si parla di "colpevole oblio", di "vittime dell'odio etnico, della follia ideologica, dell'intolleranza", di memoria da "conservare e spiegare alle giovani generazioni". Parole inequivocabili con le quali il Sindaco è sembrato rivolgersi non solo agli studenti presenti, ma ai giovani tutti e all'intera città».«Ecco perché ha aggiunto il vicecapogruppo di AN - regalerò alle forze politiche di sinistra che parteciperanno domani all'assurda, anacronistica manifestazione anti-10 febbraio, una copia della lettera. Farebbero bene a leggersela, DS compresi, e a chiedersi se la loro crociata anti-revisionista, anche se nessuno sa di quale revisionismo si parli, ha qualcosa a che fare con le idee espresse dal primo cittadino. Noi apprezziamo sinceramente parole che vanno nella direzione di una memoria condivisa e che respingono al mittente ,di fatto, una rinnovata, tarda e insensata conventio ad excludendum. Le immagini a volte parlano meglio delle parole. I ragazzi hanno visto finalmente ciò che ancora oggi si tenta di nascondere o peggio di dimenticare». (fn)Questo il testo della lettera del sindaco Leonardo Domenici:«Carissimi,nella Giornata del Ricordo, che avete deciso di celebrare nella Sala dei Duecento, sede del Consiglio Comunale, della rappresentanza politica e istituzionale della città, e dei cittadini, consentitemi di rivolgervi un pensiero, che affido agli organizzatori dell'incontro di stamani, che ringrazio e ai quali auguro il migliore successo dell'iniziativa.Nell'Italia del fascismo, della guerra e dell'occupazione tedesca, molte furono le vittime fra la popolazione civile. L'uccisione di migliaia di italiani in Istria e Dalmazia, a Trieste e Gorizia, l'occultamento dei loro corpi nelle foibe, rappresentano certamente una delle pagine più tragiche del nostro recente passato.Quei morti, la gran parte civili, fra cui donne e bambini, vittime dell'odio etnico, della follia ideologica, dell'intolleranza, sono stati per anni dimenticati e relegati in un colpevole oblio.La memoria di quegli avvenimenti, deve essere conservata e spiegata alle giovani generazioni, non per fomentare nuove divisioni e anacronistici rancori, ma perché sono parte ineludibile della storia nazionale e monito per il domani.Il futuro che sarà dei nostri figli vive già nell'integrazione fra culture, religioni diverse. L'Europa unita ora da 27 paesi, senza più frontiere che dividono i popoli, spazio di democrazia e libertà, ci dice che la strada da seguire è quella della convivenza, del rispetto reciproco e della pari dignità.Leonardo Domenici