Elettro+, Alessandri (An): "Il contratto è scaduto da oltre un anno, adesso è il momento di sgomberare"

"Nonostante il contratto sia scaduto da più di un anno i locali dell'Elettro+ continuano ad essere occupati con grande disagio dei cittadini della zona. Adesso è il momento di sgomberare". E' quanto dichiarano il consigliere comunale di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri e il consigliere del Quartiere 4 Giancarlo Calderoni."Il contratto con il Quartiere 4 è scaduto da più di un anno ma l'associazione Tananka Yotanka continua ad occupare i locali di via Pienza-via Siena, il cosiddetto Elettro+, alimentando sempre più il disagio dei residenti e dei cittadini della zona. Negli ultimi due anni – sottolineano Alessandri e Calderoni – ci sono state infatti numerose segnalazioni e proteste dei cittadini al Quartiere a causa degli schiamazzi e dei rumori che fino a tarda notte arrivavano dall'Elettro+. Oltre a questo all'esterno dell'edificio c'è un parcheggio dove si trovano un numero imprecisato di roulotte, camion e auto, alcune abbandonate e altre usate, come rifugio per dormire la notte"."L'Amministrazione Comunale – aggiungono i due esponenti di Alleanza Nazionale – pochi mesi fa aveva installato delle strutture metalliche all'ingresso del parcheggio proprio al fine di evitare l'accesso di caravan e furgoni. Purtroppo queste strutture sono state recentemente divelte e danneggiate e nel parcheggio antistante permangono automezzi e camion". Alessandri e Calderoni continuano ricordando che le "condizioni igieniche dell'immobile continuano ad essere indecorose, manca l'impianto elettrico a norma e nemmeno i servizi igienici sono adeguati".Secondo Alessandri e Calderoni, inoltre, l'immobile ha una destinazione urbanistica di tipo produttivo e non ha mai ottenuto la variazione d'uso per attività culturali e ricreative. "Siamo quindi perplessi – spiegano gli esponenti di An – della dizione inserita nelle delibera di proroga secondo la quale la direzione urbanistica avrebbe temporaneamente autorizzato i locali ad uso culturale e ricreativo. La direzione urbanistica, in un lettera datata 14 novembre 2003, ha affermato il contrario".Per quanto riguarda lo specifico i rapporti tra il Quartiere e l'associazione, Alessandri e Calderoni ricordano che "il contratto firmato dalle parti due anni fa prevedeva esclusivamente una proroga di otto mesi e lo stesso presidente Giuseppe D'Eugenio aveva espresso pubblicamente la volontà di non concedere ulteriori proroghe imponendo al concessionario l'obbligo di rispettare i limiti di legge per le emissioni sonore, sia per quello che riguarda la fascia oraria di rispetto che l'intensità"."Nei prossimi giorni – aggiungono Alessandri e Calderoni – effettueremo un sopralluogo per verificare lo stato di conservazione dell'immobile, eventuali modifiche ed interventi edilizi, le condizioni igieniche e sanitarie nonché per verificare le norme di sicurezza e l'agibilità dei locali ai sensi della normativa in vigore. Riteniamo inammissibile – concludono – che il Comune e il Quartiere 4 continuino a concedere spazi così degradati ai giovani". (mf)