Protocollo d'intesa sui rifiuti, l'assessore Coggiola riferisce in consiglio comunale
Riduzione del 15% della produzione di rifiuti urbani; raggiungimento del 55% di raccolta differenziata; impianti di termovalorizzazione da realizzare o adeguare nei Comuni di Montale, Rufina, Greve in Chianti e Sesto Fiorentino; una società unica di gestione e un unico Ato per le Province di Firenze, Prato e Pistoia. Sono questi i principali punti del protocollo d'intesa sottoscritto lo scorso 31 gennaio fra la Regione Toscana, le Province di Firenze, Prato e Pistoia e del circondario Empolese-Valdelsa e di 12 Comuni: Firenze, Prato, Pistoia, Empoli, Sesto Fiorentino, Pontassieve, Scandicci, Rufina, Greve in Chianti, Agliana, Montale, Quarrata. Sul protocollo d'intesa sottoscritto, oggi l'assessore al ciclo integrato dei rifiuti Paolo Coggiola, ha riferito in consiglio comunale. Ecco il testo del suo intervento:"Il protocollo d'intesa firmato il 31 gennaio scorso, tra il presidente della Regione Toscana, le Province di Firenze, Prato e Pistoia e del circondario Empolese-Valdelsa, oltre ai sindaci di 12 Comuni, rappresenta la conclusione di un lungo processo finalizzato a una revisione e razionalizzazione dell'attuale assetto della gestione dei rifiuti solidi urbani nella Toscana centrale. In sintesi, sulla base del comune interesse espresso dalle Province di Firenze, Prato e Pistoia di definire in modo coordinato la pianificazione inerente la realizzazione dei nuovi impianti di smaltimento, e condiviso dai sindaci di Firenze, Prato e Pistoia e dalle rispettive comunità d'ambito, il presidente Martini ha attivato sin dal 29 novembre 2005 un tavolo di lavoro finalizzato alla definizionedi un'intesa strategica. Gli elementi essenziali su cui definire questa intesa sono stati: 1) dar vita a un laboratorio avanzat per l'armonizzazione delle politiche toscane sui rifiuti, con l'intento di far diventare le tre province un terreno di sperimentazione per la riduzione complessiva dei rifiuti, la crescita della raccolta differenziata, il riciclaggio vero e lo sviluppo del mercato del materiale recuperato; 2) ricercare l'ottimizzazione del sistema impiantistico, con la finalità di ridurre progressivamente il numero delle discariche e di verificare la possibilità di un accordo per un'integrazione degli impianti di termovalorizzazione già individuati (Case Passerini, Calice e quello già esistente a Montale), riducendone il numero; 3) prevedere un'evoluzione del panorama societario, nel senso dell'integrazione.Sulla base del lungo lavoro di rivisitazione delle pianificazioni provinciali e degli obiettivi indicati nel Prs 2006-2010, si è concordato di operare per il raggiungimento dei seguenti risultati: riduzione del 15% dei rifiuti urbani rispetto ai dati del 2004; raggiungimento del 55% di raccolta differenziata dei rifiuti urbani rispetto ai dati del 2004; riduzione progressiva del conferimento dei rifiuti in discarica sino al 20% di quelli prodotti; raggiungimento di almeno il 30% del fabbisogno di acquisti verdi da parte delle pubbliche amministrazioni.Tenuto conto di tutto ciò, il protocollo d'intesa prevede i seguenti punti essenziali: 1) azioni volte alla riduzione del 15% dei rifiuti solidi urbani rispetto ai dati del 2004 e a questo scopo la Regione Toscana metterà a disposizione 6 milioni di euro nel quadriennio 2007-2010; 2) altresì si svilupperanno azioni per raggiungere il 55% di raccolta differenziata e a questo scopo, sempre nel quadrienni 2007-2010, la Regione Toscana stanzierà 8 milioni di euro; 3) si procederà alla realizzazione o adeguamento degli impianti di termovalorizzazione previsti nei piani delle Province di Firenze e Pistoia, per le potenzialità lì indicate e cioè negli impianti localizzati nei Comuni di Montale, Rufina, Greve in Chianti, Sesto Fiorentino; 4) impegno dei Comuni alla definizione, entro 6 mesi, di un percorso che porti alla comune gestione dello smaltimento, alla costituzione di un'unica società partecipata da tutti i Comuni sulla base del principio tutti soci, nessun cliente' e ala quale, non appena realizzati o adeguati, saranno conferiti gli stessi impianti e tutti quelli di smaltimento e trattamento; 5) la Regione Toscana, entro 3 mesi, proporrà al consiglio regionale la creazione di un unico Ato per le Province di Firenze, Prato e Pistoia; 6) le Province entro il 2010 elaboreranno un'unica pianificazione di ambito e in questo contesto sarà valutata l'eventuale necessità dell'impianto previsto e localizzato nella programmazione della Provincia di Prato.Gli obiettivi del protocollo sono importanti, segnano un concreto impegno di tutti, anche se dobbiamo registrare che dal 2004 a oggi i rifiuti sono aumentati dell'1,5% nel Comune di Firenze. Viceversa è più raggiungibile, anche se ciò potrà avere effetti sulla tariffa, l'obiettivo dell'incremento di raccolta differenziata. In questo quadro comunico altresì al consiglio comunale che è in crso l'adeguamento del piano industriale dell'Ato e si prevede, entro la primavera di quest'anno, l'affidamento ai gestori della realizzazione e adeguamento degli impianti e che, a questo scopo, è avviato il percorso di concentrazione Quadrifoglio-Safi".(fd)