Disservizi e ritardi negli esami diagnostici, interrogazione di Pieri (FI)
I «disservizi» e i «ritardi negli esami diagnostici» sono al centro di una interrogazione presentata dal consigliere di Forza Italia Massimo PieriIn particolare l'esponente del centrodestra vuole sapere sindaco «se ritiene che, a fronte di denunce di disservizi e ritardi da parte della struttura sanitaria pubblica, si possa ritenere soddisfacente la risposta alla domanda di accesso agli esami diagnostici da parte dell'utenza»; «se ritiene accettabile che una paziente debba ricorrere all'intervento del difensore civico per tentare di entrare in possesso del proprio referto di fronte ad un palese errore da parte dell'azienda sanitaria locale, senza tuttavia riuscirci»; «di quali dati dispone per poter formulare una valutazione seria sul livello di gradimento da parte dell'utenza del servizio pubblico reso». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco in merito a disservizi e ritardi negli esami diagnosticiIl sottoscritto Consigliere Comunale,considerato che continuano a verificarsi notevoli disagi per i cittadini che devono ottenere appuntamenti per effettuare visite diagnostiche ed esami specialistici, come risulta anche dalle frequenti denunce a mezzo stampa;ricordato l'ultimo episodio di una paziente che dovrebbe attendere sei mesi per effettuare un esame del campo visivo legato ad una patologia che rischia di compromettere seriamente la vista e che si vede costretta a ricorrere ad una struttura privata nonostante sia esente da ticket;visto che nella risposta all'interrogazione n.822/06 in merito alle liste di attesa per accedere alle visite diagnostiche si sostiene che "esiste un percorso preciso per le richieste di prestazioni i cui tempi di attesa sono abbreviati in relazione alle necessità cliniche che il paziente presenta", che "la prenotazione di prestazioni con carattere di urgenza non è affidata al CUP metropolitano ma direttamente al Medico di Medicina Generale" e che "di tale modalità l'Azienda Sanitaria ha provveduto a fornire adeguata informazione sia ai Medici di Medicina Generale che agli operatori CUP";appreso che la paziente, pur avendo manifestato le proprie condizioni di urgenza, non ha ricevuto alcuna indicazione dal CUP se non quella di ricorrere a prestazioni a pagamento presso una struttura privata;visto peraltro la paziente ha anche subìto il danno di non esser riuscita ad entrare in possesso del referto del precedente esame effettuato presso l'ASL la quale, dopo averle consegnato un referto sbagliato, nonostante l'intervento del Difensore Civico, non ha più provveduto a consegnare alla paziente il proprio risultatoINTERROGA IL SINDACO PER SAPERESe ritiene che, a fronte di denunce di disservizi e ritardi da parte della struttura sanitaria pubblica, si possa ritenere soddisfacente la risposta alla domanda di accesso agli esami diagnostici da parte dell'utenza;se ritiene accettabile che una paziente debba ricorrere all'intervento del Difensore Civico per tentare di entrare in possesso del proprio referto di fronte ad un palese errore da parte dell' ASL, senza tuttavia riuscirci;di quali dati dispone per poter formulare una valutazione seria sul livello di gradimento da parte dell'utenza del servizio pubblico reso.Massimo PieriFirenze, 2 febbraio 2007