Manifestazione "No Vat", Toccafondi (FI): «Il cristianesimo non è un affare privato da tenere dentro quattro mura»

Questo il testo dell'intervento del vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Tocafondi:«Ci risiamo, un folto gruppo di consiglieri comunali, ben 14 ovvero quasi il 30% della nostra assemblea, rappresentanti dei partiti dell'Unione si schierano contro il Vaticano, contro quella che chiamano "ingerenza della chiesa". Ma questa è solo l'ultima uscita del gruppo ben nutrito e trasversale ai Ds, quasi partito democratico, ai Comunisti Italiani, passando per lo SDI, fino ai movimenti di sinistra e Rifondazione. Visto che questa volta hanno presentato la manifestazione in Palazzo Vecchio chiedo ai partiti dell'Unione e al sindaco se condividono la posizione dei loro iscritti e rappresentanti in Comune.Non ci sono molte novità rispetto a concetti già espressi da alcuni consiglieri in altre circostanze. Già a gennaio del 2006 un gruppo di cui facevano parte anche alcuni consiglieri comunali dell'Unione, manifestò contro la presenza del crocifisso nella sede dell'anagrafe del Comune di Firenze. I volantini distribuiti parlavano chiaro: "contro l'ingerenza vaticana nella sfera pubblica". La tesi espressa da questo gruppo è sempre la stessa ovvero: se siamo un paese laico, o mostriamo tutti i simboli religiosi e laici, compreso il simbolo del comunismo come affermava un volantino distribuito, oppure non dobbiamo mostrare niente.A dicembre 2005, invece, parte del gruppo partecipò alla manifestazione "Più laicità più diritti" in piazza Strozzi. Gli stessi consiglieri, singolarmente o insieme hanno a più riprese dimostrato la loro idea di laicità: prima se la sono presa con il crocifisso che a loro dire andava tolto dai luoghi pubblici per rispettare tutti i cittadini, tranne quelli credenti, poi se la sono presa con il fatto che tra le iniziative per la celebrazione del 50° anniversario dell'azienda di gestione dei rifiuti del Comune di Firenze era prevista anche, udite, udite, una messa. Poi hanno partecipano ad una manifestazione che aveva come scopo manifestare contro quella che chiamano "ortodossia religiosa" che si insinuerebbe nella politica sfilacciando il tessuto sociale basato su una cultura di solidarietà e convivenza.Adesso ci risiamo, le parole sono sempre quelle e pure i partecipanti. Parlano di Costituzione e di diritto, di stato laico e di rispetto, di tessuto sociale e di cultura di solidarietà ma nelle loro argomentazioni si legge poco rispetto, molta approssimazione sul diritto e sulla Costituzione e tanta confusione su cosa sia lo stato laico e la laicità i generale. Ma principalmente quello che non sembrano cogliere è che il cristianesimo non è un affare privato da tenere dentro quattro mura, un cristiano, che sia un semplice fedele o un Papa, vive la vita di tutti i giorni cambiato da quell'incontro che ne fa un uomo nuovo e si sente in dovere di poter giudicare tutto quanto lo circonda usando quelle libertà di espressione e manifestazione del pensiero che valgono per tutti, cristiani compresi. Che vi piaccia o no i cristiani ci sono, anche se, come sembrano dimostrare alcune affermazioni, danno fastidio».(fn)