Giocoli (FI): «Abolire le carte lavoro per i parcheggi, scelta che penalizzerà i cittadini»

«Questa decisione si ripercuoterà in maniera molto negativa sui portafogli dei lavoratori già fortemente penalizzati dal Governo Prodi». E' quanto denuncia la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli a proposito della «delibera che prevede la abolizione delle carte lavoro per i parcheggi, annunciata come pronta alla firma, di cui ha parlato ieri sera il vicesindaco Matulli durante il consiglio di quartiere 2 sulla busvia 14 flash aperto alla cittadinanza».«Secondo il vicesindaco ce ne sono troppe e i pendolari "rubano" il posto ai residenti – ha aggiunto l'esponente del centrodestra - se cosi fosse i lavoratori dovranno forse sborsare la tariffa comune di 1 euro all'ora invece che i 30 centesimi previsti dalla tariffa agevolata? Due conti: per otto ore di lavoro, alle quali va aggiunta spesso la pausa pranzo, fanno sono 8 euro al giorno che moltiplicati per 5 giorni lavorativi sono 40 euro come minimo a settimana e cioè 160 euro al mese. Senza contare che per poter usufruire della tariffa agevolata la tessera di abbonamento, la cosiddetta carta lavoro, viene rilasciata per 4 anni con il pagamento anticipato di 25 euro. Ma anche le tipologie del titolo prepagato, da abbinare necessariamente alla carta lavoro, come dice il nome, sono sempre pagate in anticipo dai lavoratori: l'autoparchimetro individuale, per poter usufruire della tariffa di 0,30, viene pagato anticipatamente in tagli da 50 euro oppure con il gratta e sosta mensile che costa 30 euro. E, ancora, saranno restituiti i soldi a chi ha rinnovato la carta lavoro all'inizio del 2007?«Il vicesindaco – ha osservato Bianca Maria Giocoli – ha spiegato che i residenti ricaveranno un vantaggio da questa scelta dell'amministrazione ma ciò non corrisponde al vero. In orario di lavoro si presume che i residenti non lasceranno tutti la vettura sotto casa ma che si recheranno in altre zone della città: per questo non verranno certo penalizzati dai lavoratori che, invece, sostano negli spazi a striscia blu e non in quelli a striscia bianca. Se poi, come dice Matulli, le carte lavoro sono troppe, basterebbe verificare i titoli di chi ne usufruisce e non addebitare ai cittadini l'incapacità di un maggiore controllo. Inoltre, c'è la volontà di eliminare le carte lavoro per far utilizzare il mezzo pubblico a tutti i lavoratori, come auspicato anche dai consiglieri De Zordo, Pettini, Malavolti e Leonardo Pieri: tuttavia ci sono dei cittadini che hanno differenti esigenze di mobilità, professionali e familiari, che non consentono l'utilizzo del mezzo pubblico tout court. Basta con la demagogia che nasconde solo l'esigenza di fare sempre e comunque cassa». (fn)