Tragedia in Borgo San Jacopo, l'assessore Cioni: "Un'unità di crisi per affrontare le nuove e complesse dinamiche sociali"

"I nostri servizi territoriali rispondono con professionalità ed efficienza, ma di fronte a certi casi è forse necessario un approccio diverso. Per questo intendiamo costituire una unità di crisi per affrontare un fenomeno che si va modificando e che presenta gli aspetti legati a nuove dinamiche sociali complesse".Lo afferma l'assessore alle politiche socio-sanitarie Graziano Cioni, in relazione ai recenti episodi di cronaca che hanno gravemente segnato l'opinione pubblica cittadina."La profondità e l'attenzione con cui i servizi territoriali seguono questa casistica complessa e vasta – aggiunge l'assessore Cioni – si può rappresentare con il dato per il quale nell'ultimo mese, in un solo quartiere, sono stati allontanati in modo coatto dalla famiglia e presi in carico dai servizi, sei minori che non trovavano nell'ambito familiare adeguati processi educativi e di sostegno".Ma per l'assessore Cioni tutto ciò in certi casi non è sufficiente: "Ci poniamo il problema di andare oltre, per trovare ulteriori soluzioni come ad esempio, la creazione di un gruppo multidisciplinare, composto da tutte le professionalità socio–sanitarie del territorio necessarie a garantire una risposta integrata e coordinata che consenta una positiva evoluzione della casistica particolarmente problematica che via via potrà emergere".Dell'unità di crisi faranno parte psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, assistenti sociali, medici di base. Si tratta quindi di dotarsi di un livello cittadino di intervento caratterizzato da capacità di fornire risposte tempestive e contestuali attivando azioni terapeutiche integrate e in rete. Occorre chiarire quindi che tale scelta vuole rafforzare e non sostituire il ruolo dei servizi che operano quotidianamente sul territorio, che rimangono comunque presidio che fornisce la prima risposta alle problematiche socio-sanitarie.(fd)