Arno, presentati in Palazzo Vecchio due libri dell'Autorità di Bacino su reti ecologiche e biodiversità. Del Lungo: "Fondamentale l'aspetto naturalistico"
Reti ecologiche e biodiversità "Per la prima volta un'autorità di bacino studia e interpreta il territorio non soltanto dal punto di vista ingegneristico, ma anche on quello naturalistico". Così si espresso l'assessore all'ambiente di Palazzo Vecchio Claudio Del Lungo che stamani ha portato il saluto dell'amministrazione in apertura della presentazione (Salone dei Duecento) di due volumi dell'Autorità di Bacino dell'Arno organizzata dal Comune. Due le pubblicazioni: "Linee guida per la caratterizzazione della biodiversità nelle fasce fluviali"di Gianluca Galli e "Ricostruire reti ecologiche nelle pianure. Strategie e tecniche per progettare nuove zone umide nelle casse di espansione" di Carlo Scoccianti.La prima è mirata soprattutto alla valutazione della biodiversità del corso dell'Arno. Si tratta di un patrimonio prezioso da difendere e sviluppare per un Arno sempre più vivo e fruibile. Il corso del fiume presenta una serie variegata di ambienti, un mosaico di distribuzioni di paesaggi, specie animali e vegetali che si succedono continuamente alle diverse scale di osservazione. "Lo studio afferma Giovanni Menduni Segretario dell'Autorità di Bacino dell'Arno - offre una proposta per la mappatura dei valori di diversità biologica. Un primo passo verso la costruzione di un Atlante della biodiversità del corso dell'Arno". L'altro volume prende in esame, attraverso la progettazione delle opere di riduzione del rischio idraulico, la possibilità di operare anche per la conservazione ambientale, realizzando nuovi habitat nelle casse di espansione. Lo studio, sui dieci casi di, esamina le tecniche di progettazione e direzione dei lavori nelle quali i diversi esperti, l'idraulico, il biologo, il geologo, l'agronomo e il paesaggista, operano in stretta sinergia a partire dalla prima impostazione del progetto delle opere. "Abbiamo particolarmente apprezzato questi due volumi ha aggiunto Del Lungo- proprio per la considerazione dell'aspetto naturalistico fondamentale per la salvaguardia delle biodiversità e degli eco-sistemi fluviali che sono elementi sostanziali di tutela del territorio inscindibili dalla messa in sicurezza idraulica di un bacino delicato e importante come quello dell'Arno".All'incontro di stamani, oltre ai due autori, l'assessore Claudio Del Lungo e Giovanni Menduni erano presenti Gaetano Benedetto Vice Capo Gabinetto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, l'assesore regionale all'ambiente Marino Artusa, il presidente della commissione territorio e ambiente del consiglio regionale Erasmo D'Angelis, Fortunato Angelini presidente Associazione dei Consorzi di Bonifica della Toscana, Franco Ferroni responsabile del Programma Mediterraneo del WWF Italia e Federico Gasperini responsabile acque e difesa del suolo di Legambiente Toscana. (lb)