De Zordo: «Cattivo esordio per la Fondazione Palazzo Strozzi. Negati i diritti di indirizzo e controllo degli organi elettivi»

Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, svolto nella seduta di questo pomeriggio del consiglio comunale:«Lo scorso venerdì 26 gennaio il presidente della Fondazione Palazzo Strozzi ed il suo direttore generale hanno presentato il piano triennale della Fondazione con una conferenza stampa aperta anche agli addetti ai lavori e a tutta la città. Un ottimo debutto, se non fosse che sono stati in tal modo completamente disattesi gli atti approvati dai consigli comunali e provinciali nelle sedute del 20 marzo e del 24 luglio 2006.Nell'ordine del giorno 166 approvato il 20 marzo si chiedeva che i Consigli Comunale e Provinciale di Firenze svolgessero fin da subito il ruolo di organi di indirizzo e che si stabilisse un metodo di indirizzo e controllo grazie al quale gli enti pubblici potessero da un lato definire chiare linee di indirizzo e dall'altro svolgere funzioni di verifica sull'effettiva ed efficace aderenza a tali indirizzi da parte della Fondazione.Nell'ordine del giorno 451 si chiedeva un incontro tra gli assessori alla cultura di provincia e comune, le commissioni competenti, il Consiglio di amministrazione e il Consiglio di Indirizzo della Fondazione "finalizzato alla condivisione dei presupposti di fondo su cui elaborare le future strategie di azione della Fondazione". Per questo, insieme ai consiglieri di Rifondazione Comunista abbiamo presentato il 23 Gennaio un'interrogazione per sapere tra le altre cose se fosse corretto indire la pubblica presentazione del programma triennale della Fondazione prima del parere "obbligatorio consultivo", previsto nel già citato OdG 166 da parte dei consigli comunale e provinciale di Firenze. Ma questo chiaramente è già accaduto, disattendendo anche la richiesta da parte del presidente del consiglio Comunale Eros Cruccolini di un incontro tra il presidente della Fondazione e il Consiglio Comunale per illustrare il consuntivo dell'attività della Fondazione nel 2006 ed il piano di gestione per il 2007 prima della presentazione pubblica del piano triennale.Guidati dalla nostra convinzione che la cultura sia un bene comune avevamo più volte espresso la preoccupazione che i rapporti tra fondazione ed enti pubblici potessero non essere chiari e che gli interessi privati potessero finire per sovrastare quelli pubblici. Del resto l'esito dei rapporti privato-pubblico sperimentati in città (basti pensare ai vari disastri, anche economici derivanti dalla gestione pubblica dei vari project financing), non può che confermare la nostra preoccupazione sulla volontà e capacità dell'attuale amministrazione a gestire nell'interesse della collettività il rapporto con i partners privati. Per questo chiediamo che, per evitare il verificarsi di altri episodi simili, i Consigli Comunale e Provinciale di Firenze svolgano fin da subito il ruolo di organi di indirizzo come era stato approvato, e che al più presto vengano anche chiariti una volta per tutte i rapporti tra assessorato e fondazione definendone le rispettive competenze. Non solo, ci chiediamo anche se sarà mai possibile avere in questa città un'idea completa di cultura, una politica culturale a tutto tondo dalla quale possano prendere avvio tutti gli eventi grandi e piccoli, perché la cultura non sia solo quella delle grandi mostre e dei grandi eventi ma sia capace di coinvolgere e permeare tutta la città dal centro storico alle periferie».(fn)