Nocentini: «Una maglietta l'incentivo per il conferimento dei rifiuti all'isola ecologica»

Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista, che questa mattina, con gli altri componenti della commissione urbanistica, ha visitato la nuova Ecostazione a San Donnino:«La tassazione per lo smaltimento dei rifiuti fu trasformata a Firenze da Tarsu a Tia, prima ancora della scadenza di legge, avvalorata da un aspetto fortemente innovativo: la possibilità di risparmiare in base alla quantità di raccolta differenziata che i cittadini riuscivano a conferire. Un elemento incentivante nella promozione di un diverso stile di vita, per diffondere la cultura della riduzione di rifiuti e della differenziazione, come primo anello di una catena i cui effetti positivi avrebbero portato beneficio alla salute di tutti. Le stazioni ecologiche, distribuite sul territorio, potevano essere una delle soluzioni tecniche per realizzare questo progetto. A distanza di due anni, stamani è stata inaugurata la prima di queste isole ecologiche, accanto ai rosticci del vecchio inceneritore di San Donnino, opportunamente conservati a monito per un futuro che non si voleva più basato sull'incenerimento (poco cambia a chiamarlo oggi termovalorizzazione). Così, mentre si apprende che i complessi adempimenti burocratici imporranno ancora tempi lunghi per la creazione delle altre isole, si tocca con mano la sostanziale inutilità della soluzione così organizzata, nella quale "si potranno conferire i rifiuti differenziati che non si mettono nei cassonetti, tipo frigorifero o computer", cioè quei rifiuti che Quadrifoglio, su prenotazione e senza aggravio di costi, raccoglie direttamente al domicilio; che le imprese potranno conferire poco più che gli imballaggi; che, in un rapporto di collaborazione con un imprenditore locale, i punti accumulati dal peso dei rifiuti conferiti all'isola ecologica "faranno vincere" una maglietta, una felpa o un giubbotto, ma niente riduzione della tassa. La banalità di questa risposta al tema complesso dello smaltimento dei rifiuti e del cambiamento di abitudini quotidiane dei cittadini si inquadra nella decisa volontà, nonostante quello che viene detto, di non fare della raccolta differenziata e della riduzione della produzione di rifiuti le linee portanti delle scelte politiche, invece tutte orientate a mantenere una notevole produzione di rifiuti perché il termovalorizzatore ha bisogno di molti, molti rifiuti da bruciare. L'ampliamento delle zone di raccolta porta a porta (che dà risultati non previsti), una sistematica campagna di informazione, l'aumento della tipologia di differenziata e della distribuzione di cassonetti: questi gli interventi elementari che continuiamo a chiedere alle amministrazioni locali, insieme ad incentivi, come previsti dalla legge, di sgravio sulla tassa, non gadgets».(fn)