Giornata della Memoria, da Palazzo Vecchio visita 'in diretta' per 500 alunni al museo più importante sulla Shoah. Lastri: "Promuoviamo la coscienza democratica contro indifferenza e razzismo"

Il più importante museo sulla Shoah, Yad Vashem di Gerusalemme, è stato visitato in diretta dal Salone de' Cinquecento, da oltre 500 alunni delle scuole elementari e medie inferiori. Un collegamento video con la responsabile desk Italia Giordana Moscati e da Susanna Cassuto Evron, fiorentina, ma residente in Israele, sorella di David Cassuto, ex vicesindaco di Gerualemme e presidente della comunità ebraica italiana a Gerusalemme, entrambi deportati ad Auschwitz.E' stata questa l'iniziativa, organizzata dall'assessorato alla pubblica istruzione, in collaborazione con la comunità ebraica fiorentina, in occasione della Giornata della Memoria, istituita per ricordare il 27 gennaio 1945, quando furono aperti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz e il mondo intero venne a conoscenza di quell'orrore.L'iniziativa si è aperta alle 10 con il saluto dell'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri e l'intervento di Daniela Misul, presidente della comunità ebraica fiorentina. Era presente all'iniziativa Umberto Di Giovacchini, testimone e cugino di Susanna Cassuto.Contemporaneamente è stato attivato il collegamento con il museo Yad Vashem, istituito nel 1953, con un atto del parlamento israeliano."La giornata della memoria è un momento importante per l'intera comunità - ha detto l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - perchè ricordiamo la tragedia della Shoah, la malvagità umana e l'orrore della guerra. Per questo è stato importante istituzionalizzare il 27 gennaio come la giornata della memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, delle deportazioni nei campi di sterminio di politici, ma anche di tante donne, uomini, bambini, omosessuali e zingari". L'assessore Lastri ha poi ricordato un passo del libro di Primo Levi "Se questo è un uomo", per ricordare agli alunni che quanto accadeva nei lager era la dimostrazione che la vita di un uomo non conta niente. "Oggi, con questa giornata – ha proseguito l'assessore – vogliamo darvi l'opportunità di riflettere, perchè si rafforzi in voi una forte coscienza democratica contro l'indifferenza per il rispetto dei diritti umani e civili e contro ogni forma di razzismo."Con il collegamento, è partita quindi la visita al museo Yad Vashem, dove sono raccolte le testimonianze del genocidio e della persecuzione ebraica. Un luogo educativo – didattico per tanti giovani, ricco di testimonianze, per non dimenticare.Susanna Cussato Evron ha ripercorso la sua toccante storia e quella della sua famiglia, la deportazione e la difficile vita dei bambini. "Non era facile quel periodo – ricorda Cussato – quando già nell'età dell'infanzia dovevamo farci coraggio, lottare con la paura e chiedere ospitalità pressofamiglie di partigiani o nei luoghi religiosi, per essere protetti dal rischio della deportazione"."Questo luogo ha il compito di documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante il periodo della Shoah – ha sottolineato Daniela Misul presidente della comunità ebraica fiorentina - preservando la memoria di milioni di vittime, per mezzo degli archivi, della biblioteca, della scuola e dei musei. Una documentazione importante, perchè la prima cosa che veniva tolto ai deportati era il loro nome, in cambio di un numero tatuato sul braccio".Infatti, il nome Yad Vashem significa in italiano "un segno e un nome", ossia un luogo dove viene ricordata ogni persona morta nell'indifferenza e nell'anonimato dei campi di concentramento nazisti.Una tappa del percorso ha riguardato anche il "Viale dei Giusti Gentili", dove ogni albero piantato onora ogni singola persona, con il suo nome impresso sulla targhetta, tante famiglie o comunità che hanno aiutato gli ebrei durante il periodo della persecuzione nazista.Molte sono state le domande degli alunni che hanno avuto la possibilità di interagire con la responsabile del museo, riflettendo sul tema della Shoah, ripercorrendo quindi la storia, dall'ascesa al potere di Hitler, fino al ghetto di Varsavia e ai campi di sterminio.Le scuole che hanno partecipato erano le seguenti: le scuole elementari Madre Mazzarello, Galileo Galilei e Giovanni Boccaccio; le scuole medie inferiori Botticelli – Puccini, Dino Compagni, Gramsci, Istituto comprensivo Scandicci, Machiavelli Papini, Masaccio Calvino, Don Milani e Pieraccini- Rosselli Verdi. (pc)SEGUE FOTO CGE