Il 29 gennaio nel Salone dei Cinquecento il premio "Bel San Giovanni"
Ettore Berbabei, Paolo Penco, Edoardo Speranza. Sono i personaggi che il prossimo 29 gennaio, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, riceveranno il premio "Bel San Giovanni, organizzato dalla Società San Giovanni Battista e giunto alla sua sedicesima edizione. Il saluto dell'Amministrazione comunale, prima della prolusione storica di Alessandro Olschki, sarà portato dall'assessore ale tradizioni popolari fiorentine Eugenio Giani.Il 29 Gennaio 1796, 210 anni fa, il Granduca Ferdinando III di Toscana, autorizzò la costituzione della Società di San Giovanni Battista, che si collocava come continuazione dell'opera dell'Arte dei Mercanti o di Calimala, che dal 1150 curava l'opera di S. Giovanni, i festeggiamenti patronali, e disponeva opere di beneficenza e sociali quali le doti alle fanciulle fiorentine bisognose. Dopo la soppressione delle Arti, e quindi dell'Arte di Calimala nel 1770, trascorsero ancora 26 anni prima che fosse costituita la San Giovanni per i festeggiamenti del 24 giugno, che si poneva come libera associazione, a carattere laico e privato, in grado di unire le componenti politiche, sociali ed economiche nella comune identità davanti al simbolo ed alla forza del Battista.Nel vasto programma di attività del sodalizio per Firenze, c'è il premio "Bel San Giovanni", annualmente attribuito a personalità e istituzioni che per l'opera svolta nei più diversi campi del pensiero e dell'azione, abbiano conseguito notorietà ed unanime apprezzamento anche per l'apporto recato all'elevazione spirituale e materiale della comunità in cui operano.Ettore Bernabei, nato a Firenze nel 1921, laureato in Lettere Moderne, nel 1946 ha iniziato la sua attività di giornalista, divenendo, nel 1951, direttore del quotidiano fiorentino "Giornale del Mattino", passò nel 1965 a dirigere il quotidiano "Popolo". Dal 1960 al 1974 fu direttore generale della RAI. Dal 1974 al 1991 ha guidato la società "Italstat", specializzata nella progettazione e costruzione di grandi infrastrutture ed opere di ingegneria civile. Dal 1991 è presidente della società "Lux Vide SpA", che si propone di produrre romanzi, oltre a film sui grandi personaggio del Novecento, per la televisione. L'altro riconoscimento al maestro Paolo Penco, nato a Firenze nel 1965. Dotato di una sensibilità artistica, unita ad una profonda conoscenza delle tecniche orafe, assimila dalla sua città natale tutto il fascino dell'Arte Rinascimentale a cui si ispirano molte delle sue opere. Diplomatosi, con il massimo dei voti, Maestro d'Arte Orafa presso l'Istituto d'Arte di Porta Romana, disegna e realizza personalmente, nella sua "bottega fiorentina", gioielli unici con le tecniche orafe del traforo, del cesello, dell'incisione, del niello e dell'agemina. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti sia in ambito nazionale che internazionale, e spesso rappresenta l'artigianato orafo italiano all'estero. America e Giappone guidano il progetto imprenditoriale di internazionalizzazione del marchio "Penko". Ancora il "Bel San Giovanni" a Edoardo Speranza, di vecchia famiglia fiorentina, dedita all'agricoltura e alle industrie, avvocato civilista, presidente dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, da venti anni presidente della banca a capitale italo-francese "Findomestic", presidente dell'Opera Medicea Laurenziana, è partecipe di altre numerose istituzioni pubbliche e culturali. Già assessore alla cultura agli affari esteri con ruoli importanti nella Comunità Europea. Autore di molti saggi e articoli per riviste e quotidiani, in materia giuridica e di politica economica.In serata, nei locali del Circolo dell'Unione in Palazzo Corsi, si svolgerà l'incontro conviviale dei soci.(fd)