Carabinieri aggrediti a Livorno, approvata risoluzione di AN: «Regione parte civile nel processo ai responsabili»
E' stata approvata ieri sera dal consiglio comunale, con alcuni emendamenti, la risoluzione presentata dai consiglieri del gruppo di Alleanza Nazionale sull'aggressione subita da tre carabinieri alcuni giorni fa a Livorno.«Il documento - ha spiegato il vicecapogruppo di AN Jacopo Cellai - non si limita ad una seppure importante, ma scontata condanna dell'accaduto ed alla solidarietà nei confronti dei carabinieri aggrediti, ma impegna il sindaco ad attivarsi con il presidente della giunta regionale toscana per valutare l'opportunità da parte della Regione stessa di costituirsi parte civile nel processo contro gli aggressori, una volta identificati, come ci auguriamo. La violenza non trova giustificazioni, ma talvolta può essere in qualche modo generata da tensioni di carattere sociale e politico. Qui si è trattato di violenza gratuita, perpetrata barbaramente e vigliaccamente da un'ottantina di persone contro tre, colpevoli di indossare una divisa ! In un momento così delicato per le Forze dell'Ordine, viste le inquietanti riabilitazioni di ex terroristi nelle istituzioni, era quanto mai importante dare un segnale politico forte da parte di Palazzo Vecchio. E ci siamo riusciti».«Dispiace - ha aggiunto Cellai - aver dovuto assistere dai banchi della sinistra ad assurdi distinguo sulle parole, "apprezzamento" al posto di "massima gratitudine" , in riferimento al lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Ma, soprattutto, alla cancellazione con un altro emendamento degli avverbi "barbaramente e vigliaccamente" riferiti alle modalità dell'aggressione ai dani dei carabinieri. Questo, mi è stato spiegato dai DS, perché si trattava di una mia opinione personale. Incredibile ma vero».«Peccato che quegli avverbi fossero proprio la spiegazione di un intervento della Regione in prima persona - ha concluso il vicecapogruppo di AN - poichè gli incivili, autori dell'agguato, hanno recato un grave danno non solo ai tre carabinieri ma anche all'immagine ed ai valori di riferimento della Toscana». (fn)