Presentato il libro "Il testamento di Anna Maria Luisa de' Medici", l'assessore Giani: "Una grande operazione culturale in onore dell'Elettrice Palatina"

"Un'operazione culturale di grande importanza per il rispetto che noi dobbiamo all'Elettrice Palatina. Per questo ritengo sia giusto far conoscere a tutti il suo testamento". Lo ha detto l'assessore alle tradizioni popolari fiorentine Eugenio Giani che oggi nel Salone de' Dugento in Palazzo Vecchio ha presentato il libro "Il testamento di Anna Maria Luisa de' Medici" di Anita Valentini e Veronica Vestri (Edizioni Polistampa). Erano presenti, oltre alle autrici e all'editore, la soprintendente al polo mussale fiorentino Cristina Acidini e il vicepresidente dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze Michele Gremigni."Quello di oggi – ha sottolineato l'assessore Giani – è il primo di quattro momenti importanti dedicati all'Elettrice Palatina nel 270° anniversario della redazione del patto di famiglia dove, all'articolo 3, con grande lungimiranza e amore per la città, si vincola il mantenimento dei beni accumulati in oltre 3 secoli di mecenatismo dalla famigli Medici. Articolo che recita testualmente ‘… di quello che è per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico, e per attirare la curiosità dei forestieri, non ne sarà per nulla trasportato o levato fuori dalla Capitale e dallo stato del Granducato'. A questo seguiranno un concerto, una rappresentazione teatrale e un convegno il prossimo 18 febbraio nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio e lo stesso giorno, per tre fine settimana, la facciata della Basilica di San Lorenzo sarà illuminata con la raffigurazione del progetto di Michelangelo".Anna Maria Luisa nacque nel 1667 ed era figlia del granduca di Toscana Cosimo III e di Margherita d'Orleans; si sposò con l'Elettore di Sassonia e lì visse fino a che non rimase vedova. Nel 1716 tornò a Firenze ed elaborò un importante testamento con il quale al momento della sua morte, avvenuta il 18 febbraio 1743, lasciava allo Stato tutte le collezioni della sua famiglia, rimaste di sua proprietà sia per il pubblico e che per incuriosire i forestieri. Non solo. Con questo testamento obbligò i suoi successori a non portare niente fuori dalla Toscana."Vorrei ringraziare ovviamente – ha concluso l'assessore Giani – le due autrici del libro e la Polistampa, ma un ringraziamento particolare va alla Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze e al suo presidente Edoardo Speranza, oggi rappresentato dall'avvocato Gremigni, per il prezioso contributo che ci ha permesso di organizzare un così ricco programma di eventi che, lo voglio ricordare, si vanno ad aggiunge all'apprezzata mostra già in corso a Palazzo Pitti".(fd)