Una proposta di legge sul diritto d'asilo è stata lanciata dall'assessore De Siervo alla commissione sviluppo economico e immigrazione
Una proposta di legge sul diritto d'asilo, è quanto lanciato dall'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo questo pomeriggio alla commissione sviluppo economico, lavoro e immigrazione."L'ordinamento giuridico in Italia attualmente parifica la figura del richiedente asilo a quella del rifugiato, ovvero di colui che teme, in modo fondato, di essere perseguitato personalmente per motivi di razza, religione, nazionalità ed opinioni politiche. Il diritto di asilo è garantito dall'articolo 10 della Costituzione "secondo le condizioni stabilite dalla legge". Ma, dal 1948 ad oggi, lo Stato italiano, pur avendo ratificato Convenzioni internazionali in materia, non ha approvato una normativa nazionale organica"."L'assenza di una legge organica sull'asilo rende molto precario lo status del richiedente e del rifugiato, costretto a lunghi tempi di attesa e con l'assistenza sociale affidata ai comuni, che si trovano spesso a fronteggiare situazioni in totale emergenza. I richiedenti asilo ed i rifugiati comunque sono presenti e continuano ad arrivare, a causa di conflitti e mancanza di libertà democratiche in molte aree del mondo"."Per fronteggiare questa situazione ha proseguito l'assessore De Siervo - dal 2001 è stato avviato il Piano nazionale asilo (P.N.A), coordinato dall´Anci. A Firenze, il centro di accoglienza che fa riferimento al P.N.A è stato allestito presso Villa Pieragnoli, che ha una capacità di 55 posti. Come per tutti gli altri centri P.N.A, il Centro oltre al vitto e all'alloggio fornisce l´accompagnamento ai servizi nel territorio, i corsi di italiano, la frequenza scolastica per i minori, l'assistenza sanitaria e la consulenza legale. Negli ultimi due anni però, abbiamo constatato che a Firenze come anche un centro importante come il P.N.A. abbia dei limiti di fronte alle situazioni di emergenza"."A fine 2005 come amministrazione comunale abbiamo seguito un gruppo di cittadini eritrei ed etiopi, a fine 2006 un gruppo di cittadini somali tutti con lo status o di rifugiato o di richiedenti asilo. In entrambi i casi per poter organizzare un servizio all'altezza della situazione, è stato necessaria un'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che mettesse a disposizione le risorse."La soluzione però non può essere questa ha concluso - la questione dei rifugiati e dei richiedenti asilo non può essere lasciata alla buona volontà di alcuni comuni, per poi aiutarli nei momenti di difficoltà estrema. E' un tema che deve essere affrontato a livello nazionale"."Questo ovviamente non vuole essere in alcun modo letto come una volontà di disimpegno da parte dell'amministrazione comunale nei temi dell'integrazione ha concluso l'assessore De Siervo - . Tutt'altro, in questo campo tutti i comuni e, fra questi, Firenze vogliono essere protagonisti. Già nelle prossime settimane, una volta conclusa la fase organizzativa, il comune di Firenze inizierà la sperimentazione riguardo il rinnovo dei permessi di soggiorno".(pc)