Giocoli (FI): «Il sindaco chieda alla Regione di cambiare le norme di compartecipazione alla spesa sanitaria. Sono inique e colpiscono i più deboli»
Il sindaco chieda alla Regione di modificare la normativa che impone a tutti i cittadini, compresi quelli riconosciuti esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria, la somma di 10 euro per i cosiddetti "codici bianchi e per tutte quelle prestazioni di pronto soccorso a cui non faccia seguito il ricovero. E' quanto chiede, in una interrogazione, la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli. Lo stesso documento, che la consigliera Anna Maria Celesti ha presentato in consiglio regionale, sarà depositato in tutti i Comuni toscani.«Secondo la legge finanziaria del governo Prodi si ricorda nell'interrogazione - per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, i cittadini non esentati dalla quota di partecipazione al costo sono tenuti al pagamento di una quota fissa sulla ricetta pari a 10 euro. Gli stessi cittadini, per prestazioni erogate in regime di pronto soccorso ospedaliero non seguite da ricovero la cui condizione è stata codificata come codice bianco, ad eccezione di quelli che arrivano al pronto soccorso a seguito di traumi ed avvelenamenti acuti, sono tenuti al pagamento di una quota fissa pari a 25 euro. La quota fissa per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso non è, comunque, dovuta dagli assistiti non esenti di età inferiore a 14 anni».«Anche quanti sono esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria prosegue Bianca Maria Giocoli - nel caso non abbiano ritirato i risultati di visite o esami diagnostici e di laboratorio, sono tenuti al pagamento per intero della prestazione usufruita con le modalità più idonee al recupero delle somme dovute stabilite dai provvedimenti regionali. La Regione Toscana ha anticipato in parte le disposizioni previste dalla nuova normativa stabilendo una quota di compartecipazione di 10 euro a carico del cittadino che accede al pronto soccorso per situazioni a bassa priorità: i cosiddetti "codici bianchi" e "codici azzurri". Successivamente la Regione ha stabilito una quota di compartecipazione al costo delle prestazioni diagnostico strumentali a carico di quei cittadini che, non esenti, dopo avere prenotato e accettato la prestazione specialistica o diagnostico-strumentale, indipendentemente dal tempo di attesa previsto, non si presentino, o non comunichino la rinuncia o l'impossibilità di fruire la prestazione almeno 48 ore prima della data prenotata, ovvero per coloro che dopo avere usufruito di una qualsiasi prestazione specialistica o diagnostico strumentale non provvedano a ritirare il referto diagnostico».«La scelta della Regione Toscana ha osservato la consigliera di Forza Italia oltre a rappresentare un finanziamento surrettizio del sistema sanitario regionale, assume la forma di un provvedimento iniquo che fa ricadere sulle fasce più deboli della popolazione gli oneri derivanti da una errata programmazione e organizzazione dei servizi di pronto soccorso. Con l'entrata in vigore delle norme previste dalla legge finanziaria, alcune aziende sanitarie ci risulta abbiano riscontrato numerosi problemi nel riscuotere le somme dovute, tanto che sono giunte numerose proteste sia da parte dei cittadini costretti a pagare i nuovi ticket sia da parte degli operatori incaricati della riscossione». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:INTERROGAZIONEOggetto: Interroga il Sindaco in merito alle modalità di compartecipazione alla spesa sanitariaLa sottoscritta Consigliera Comunale,Premesso che la Legge Finanziaria per l'anno 2007, al fine di garantire il rispetto degli obblighi comunitari e la realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2007- 2009, in attuazione del protocollo di intesa tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per un patto nazionale per la salute sul quale la Conferenza delle regioni e delle province autonome, nella riunione del 28 settembre 2006, si è' espressa positivamente, al comma 796 lettere p e r stabilisce a decorrere dal 1° gennaio 2007:che, per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, gli assistiti non esentati dalla quota di partecipazione al costo sono tenuti al pagamento di una quota fissa sulla ricetta pari a 10 euro;che, gli assistiti non esenti, per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso ospedaliero non seguite da ricovero la cui condizione è stata codificata come codice bianco, ad eccezione di quelli afferenti al pronto soccorso a seguito di traumatismi ed avvelenamenti acuti, sono tenuti al pagamento di una quota fissa pari a 25 euro. La quota fissa per le prestazioni erogate in regime di pronto soccorso non è, comunque, dovuta dagli assistiti non esenti di età inferiore a 14 anni;che i cittadini, anche se esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria, nel caso non abbiano ritirato i risultati di visite o esami diagnostici e di laboratorio, sono tenuti al pagamento per intero della prestazione usufruita con le modalità più idonee al recupero delle somme dovute stabilite dai provvedimenti regionali;Considerato che la Regione Toscana, rispettivamente con la deliberazione della Giunta regionale 293/2004 e 143/2006, ha anticipato in parte le disposizioni previste alle lettere p e r del comma 796 della legge 296/06 stabilendo:con la DGR 293/2004 una quota di compartecipazione di 10 euro a carico del cittadino che accede al pronto soccorso per situazioni a bassa priorità (codici bianchi e codici azzurri);con la DGR 143/2006 e successive 386/2006, 440/2006 e 867/2006 una quota di compartecipazione al costo delle prestazioni diagnostico strumentali a carico di quei cittadini che, non esenti, dopo avere prenotato e accettato la prestazione specialistica o diagnostico-strumentale, indipendentemente dal tempo di attesa previsto, non si presentino, o non comunichino la rinuncia o l'impossibilità di fruire la prestazione almeno 48 ore prima della data prenotata, ovvero per coloro che dopo avere usufruito di una qualsiasi prestazione specialistica o diagnostico strumentale non provvedano a ritirare il referto diagnostico;Evidenziato come la scelta della Regione Toscana di far pagare a tutti i cittadini, anche se esenti (per età, reddito e patologia), un ticket di 10 euro per i cosiddetti codici bianchi, oltre a rappresentare un finanziamento surrettizio del sistema sanitario regionale, assume la forma di un provvedimento iniquo che fa ricadere sulle fasce più deboli della popolazione gli oneri derivanti da una errata programmazione e organizzazione dei servizi di pronto soccorso;Rilevato come, con l'entrata in vigore delle norme previste dalla legge finanziaria, alcune aziende sanitarie abbiano riscontrato numerosi problemi nel riscuotere le somme dovute, tanto che sono giunte numerose proteste sia da parte dei cittadini costretti a pagare i nuovi ticket sia da parte degli operatori incaricati della riscossioneINTERROGA IL SINDACO PER SAPERESe ritenga opportune e appropriate le misure adottate dal governo Prodi nella legge Finanziaria 2007 che prevedono l'introduzione di nuove forme di compartecipazione alla spesa sanitaria o comunque un aggravio di quelle eventualmente già esistenti;se non reputi opportuno invitare la Giunta Regionale a modificare quanto previsto dalla DGR 293/2004 "Pronto Soccorso - Misure urgenti per il contenimento dei tempi di attesa e strategie per un percorso alternativo sul territorio" che impone a tutti i cittadini, compresi quelli riconosciuti esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria ai sensi della normativa vigente, la somma di 10 euro per i cosiddetti codici bianchi e per tutte quelle prestazioni di pronto soccorso a cui non faccia seguito il ricovero, anziché applicare quanto previsto dalla lettera p del comma 796 della Legge Finanziaria.Bianca Maria GiocoliFirenze, 16 gennaio 2007