Bosi e Razzanelli (UDC): «Dai tesseramenti la Toscana sta con Casini. A Firenze superiamo l'80%»
«Pieno appoggio a Mario Razzanelli e al referendum sulla linea 3». È quanto ha dichiarato l'onorevole dell'UDC Francesco Bosi.«Premesso ha aggiunto Bosi - che trovo sciagurata la scelta di opprimere Firenze con un ulteriore laccio ferroviario, non è accettabile che il sindaco Leonardo Domenici definisca il referendum non solo inutile, ma addirittura dannoso. Insomma, trovo che questo sia un atteggiamento antistatutario. Ma se un primo cittadino non si riconosce nello Statuto della sua città, pensi a cambiarlo oppure si dimetta. L'organizzi lui un referendum cittadino sulla tramvia. Così vedrà se i cittadini sono d'accordo o meno».«Non tutti hanno capito ha rilevato il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli - che, nel caso, riguarderebbe solo la linea 3. E poi non sono io che organizzo il referendum. La verità è che mi sono mosso solo perché sollecitato dai cittadini, che non vogliono che il loro quartiere sia tagliato da in due dal passaggio di un treno che, in quella zona, non è urbanisticamente sostenibile. Per questo noi pensiamo, senza voler modificare il tracciato della linea 3, che quest'ultima vada il più possibile interrata. E vogliamo far sentire la voce dei cittadini. Se raccoglieremo le 10mila firme richieste, faremo trovare l'amministrazione di fronte a un segnale politico così forte da non poter essere sottovalutato. Trovo poi grave che sul referendum si siano espressi solo il sindaco e il vicesindaco, e non anche l'assessore alla partecipazione Cristina Bevilacqua».«E' poi necessario potenziare l'aeroporto di Peretola ha sottolineato Razzanneli che se vent'anni fa contava meno passeggeri degli scali di Venezia e Bologna, adesso arriva a 1milione e 800mila passeggeri contro i 6milioni del capoluogo veneto e i 10milioni a cui punto l'aeroporto bolognese che, con l'alta velocità, sarà raggiungibile da Firenze in soli 35 minuti, col rischio reale che tutto il baricentro economico si sposti verso l'Emilia Romagna».«Se non invertiamo la tendenza ha proseguito il capogruppo dell'UDC - la nostra città sarà destinata a perdere anche manifestazioni di prestigio come Pitti Uomo. Per non parlare poi del resto, visto che pare che anche l'arte contemporanea da noi non sarà mai di casa, visto che abbiamo nelle vicinanze il museo Pecci' di Prato»«L'immobilità di Firenze riguardo alle scelte infrastrutturali viene da lontano ha osservato Bosi - il finanziamento della tangenziale nord risale ad anni fa, ma ancora nulla è stato fatto. Mi chiamò l'allora sindaco Primicerio per sostenere la sua creazione, ma l'assessore Amos Cecchi stoppò tutto.Riguardo al prossimo congresso nazionale dell'Udc, in programma a marzo, Bosi ha precisato che «la Toscana si presenterà a sostegno della linea tracciata da Casini». «Anche a Firenze, in provincia e in regione ha commentati - la nostra sarà un'opposizione diversa rispetto alla Cdl. Nel senso che a Firenze, come a Roma ricerchiamo l'interesse pubblico rispetto alle contrapposizioni pregiudiziali. Naturalmente ribadiamo la nostra posizione alternativa alla sinistra che dimostra ogni giorno la propria incapacità di governo. Dopo la chiusura del tesseramento possiamo valutare che la Toscana sta con Casini: a Firenze la nostra posizione, alla quale aderisce anche Razzanelli, supera l'80% degli iscritti». (fn)