Project "Firenze Mobilità", Nocentini, Pieri, Diaw e De Zordo: «Finalmente si conclude la spirale perversa di un progetto sbagliato»
Questo il testo dell'intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini, dei consiglieri Leonardo Pieri e Mbaye Diaw e della capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo:«La riapertura della contrattazione del project financing fra l'Amministrazione e l'Associazione temporanea di impresa "Firenze Mobilità" era prevista ma non per questo meno grave: prevista perché era saltato l'equilibrio economico finanziario alla base del contratto visto che le pressioni dei cittadini hanno ottenuto la modifica del progetto iniziale del parcheggio di Fortezza, e che si erano ridotti i proventi della pubblicità a seguito della nostra denuncia sull'ipotesi di installare giganteschi cartelli pubblicitari luminosi in alcune piazze storiche. Era prevista perché le entrate derivanti dalle opere realizzate, i parcheggi di Beccaria e di Fortezza, sono assolutamente inferiori rispetto al preventivato. Con questo quadro, l'ipotesi di ripianare offrendo la realizzazione di altri due parcheggi, V. Veneto e Carmine e la gestione per 99 anni, significava restare dentro la spirale perversa di un contratto sempre a perdere. In più di un'occasione avevamo chiesto di azzerare tutto, pur sapendo che in questo rapporto con i privati azzerare significa sostenere dei costi. A questo punto era inevitabile monetizzare; sebbene quella fatta dalla Giunta sia una scelta pesante, e ancora di più a fronte di un bilancio che ha visto tagli in tutti i settori, meglio liberarsi subito piuttosto che ipotecare il futuro della città nelle mani di imprenditori che non possono che privilegiare il loro interesse.E' indispensabile a questo punto una riflessione a tutto campo: la progettazione per cui è nato il project la costruzione dei parcheggi di Fortezza, Beccaria, Alberti- non ha intercettato nessuno dei bisogni di sosta dei fiorentini, come dimostra il fatto che siano sempre vuoti, che siano estranei al ragionamento sulla mobilità e che Firenze Parcheggi abbia dovuto comunque coprire una parte del mancato ricavo; non è stato centrato l'obiettivo iniziale, quello di attivare risorse di privati per la costruzione di opere pubbliche la cui gestione ne avrebbe negli anni ripagato l'esposizione: sta accadendo invece che la fase di guadagno è quella della costruzione e la gestione, in perdita, ripagata dal pubblico; lo strumento del project, totalmente gestito dalla Giunta senza alcun passaggio in Consiglio, si è rivelato fallimentare ed ha messo in una situazione senza sbocco l'Amministrazione. L'azione futura non potrà prescindere da queste valutazioni e trovare altri modi di relazione pubblico privato, anche riaffermando la priorità della scelta della politica laddove questa sia effettivamente portatrice dell'interesse collettivo. La ricerca di un nuovo equilibrio fra i diversi interessi in città riteniamo possa aprire spazi di partecipazione e di confronto ulteriore utili al futuro della città».(fn)