Bilancio, Rifondazione: «Istituire il "fondo per lo sviluppo della residenza in affitto" e discutere dell'organizzazione dei servizi pubblici»
Questo il testo dell'intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini e dei consiglieri Leonardo Pieri e Mbaye Diaw:«Riprende l'attività del Consiglio Comunale lunedì prossimo con la discussione degli ordini del giorno collegati al Bilancio preventivo 2007, discusso alla fine dell'anno, che ha visto il voto contrario di Rifondazione Comunista. Non c'è dubbio che la proposta di Giunta di non aumentare Irpef, Ici e tariffe sia sta apprezzabile e da noi apprezzata per il significato politico di conferma dell'impostazione della manovra finanziaria del Governo, tesa a evitare che sempre i lavoratori dipendenti fossero la categoria chiamata a pagare le necessità di rientro del debito pubblico. Tuttavia gli interventi predisposti nel Bilancio preventivo non solo non presentano alcuna novità programmatica ma anche ripropongono modalità consuete come il risparmio sulla spesa effettuato percentualmente nella stessa misura su tutti i settori, a partire dal costo del lavoro, non individuando alcun settore su cui iniziare un'azione che, al migliorare della situazione finanziaria, diventi tema dell'investimento futuro. Modalità consuete anche nella predisposizione del Bilancio, mentre la richiesta dei cittadini di discutere delle priorità della spesa del denaro pubblico è sempre più incalzante. D'altronde i risparmi si sono riversati percentualmente anche sui Quartieri, limitandone ulteriormente la capacità di positivo rapporto con i cittadini. Il disegno di un Comune sempre meno erogatore di servizi e sempre più indirizzato a promuovere e sostenere investimenti sembra diventare la strategia dell'Amministrazione: l'esternalizzazione di funzioni proprie, la creazione di società e holding dei servizi, la mancanza di una politica che aggredisca la rendita immobiliare e dia contemporaneamente risposta al drammatico bisogno di casa, inducono a interrogarsi su quale sia la mission, lo scopo che si intende dare all'azione del Comune. Sulla questione della casa non abbiamo presentato neppure un ordine del giorno: troppo importante e urgente per limitarsi ad un atto durante un Bilancio che non vi destina un euro; sulla casa continuiamo a chiedere una seduta tematica del Consiglio. Non vi è dubbio che un segnale importante sarebbe stato, in sede di Bilancio, la creazione del "fondo per lo sviluppo della residenza in affitto" mai istituito eppure previsto nella delibera consiliare che impone ai costruttori privati la riserva del 20% per alloggi ad affitto concordato. La creazione di quel Fondo, ancorché con risorse limitate, avrebbe potuto rappresentare per Firenze la scelta analoga a quella del Governo dell'Unione, l'impegno politico cioè ad affermare una priorità nell'azione dell'Amministrazione su un problema che si misura su oltre mille sfratti eseguiti ogni anno, su una lista di 3500 richieste di casa popolare a fronte di una risposta che sta intorno ai seicento appartamenti disponibili, sul mantenimento della rendita immobiliare, sul continuo abbandono della città da parte dei giovani e delle giovani coppie, sul pendolarismo conseguente, sull'impoverimento delle entrate del Comune per la diminuzione dei residenti. Da questo si può e si deve ripartire, nel rispetto della delibera Consiliare e nell'impegno per una politica attenta ai bisogni di chi abita la città, rendendola viva e accogliente».(fn)