Diaw (Rifondazione) replica al presidente di Confartigianato: «Gli abusivi sono un problema di tutta la città»
Questo il testo della replica di di Mbaye Diaw, consigliere di Rifondazione Comunista, al presidente di Confartigianato:«Gli abusivi non sono miei, ma di tutti. Mi sembra necessario replicare su quanto viene riportato nel comunicato del Presidente della Confartigianato nel far sembrare la mia e quella del partito che rappresento (Rifondazione Comunista), una posizione a favore degli abusivi a Firenze.Tutt'altro. Nel mio articolo di denuncia non nego l'esistenza di quel problema e di tutto quello che si porta dietro, compreso la connivenza del mal'affare nazionale e straniero, -come fa notare lo stesso Presidente-, non l'ho mai negato e lo dimostra l'impegno politico passato e presente a tal proposito: i miei occhi sono ben aperti, signor Presidente, tanto da non impedirmi di vedere la complessità di quanto si va dicendo. Purtroppo per Lei però, tanto per essere precisi, i venditori' non sono solo miei' ma di tutti, quindi anche suoi.Insomma, il problema è politico e politicamente va visto', cercando di non strumentalizzare, e tantomeno di non essere ipocriti, -sono d'accordo con lei in questo-, ma l'istituzione di un CPT qui a Firenze, come da lei auspicato non è certo ciò di cui abbiamo bisogno.Assolutamente no.Non solo perché non sono luoghi di villeggiatura' ma anche perché laddove sono istituiti non mi sembra che siano rose e fiori', i risultati non sono poi così soddisfacenti. Tutt'altro, - ma per questo basterà aspettare il resoconto della commissione per il monitoraggio dei CPT in Italia istituita dal Ministro Amato-In materia di discriminazione, poi, non dimentichiamo che la Corte Europea ha condannato l'Italia per le sue politiche sull'immigrazione e l'ONU ha ritenuto che in Italia ci siano strutture non adeguate, degne di essere chiamate tali per l'accoglienza di stranieri.Non sarebbe male rileggersi in tal caso la Direttiva Europea 2000\78\CE contro le discriminazioniche il governo Berlusconi ha fatto di tutto per modificarla bloccandola per diversi mesiQuindi, molteplici e intelligenti dovrebbero essere gli interventi da attuare per politiche sociali adeguate e rispettose prima di tutto dei diritti di ciascuna persona che si trovi a sostare, lavorare, vivere in qualsiasi parte del pianeta. Troppo semplice strumentalizzare il lavoro nero' facendo finta da una parte che questo non rappresenti un indotto necessario a qualsiasi economia occidentale e dall'altra esigere che chi esegue il lavoro non sia visibile.A quanto mi risulta il dono dell'invisibilità non fa parte del bagaglio di nessuno.La città plurale e non multirazziale sarà comunque lo si voglia o no la città del futuro; e a questo futuro non ci prepara bene, a mio avviso, rinchiudendo in stanze i cittadini indesiderati' in altra città, non ci si prepara bene se fuggiamo al problema, ma solo guardando a quello il più oggettivamente possibile.Cosa che Lei non ha fatto.Ha preferito puntare il dito con parolone grosse' su presunte mie accuse alle forze dell'ordine, piuttosto che porsi Lei stesso la domanda che io mi sono posto: perché solo a quei cittadini senegalesi di Firenze (circa 40) è negata la possibilità di stare insieme a tutti gli altri stranieri presenti nella struttura del CPT bolognese?Domanda necessaria se non si vuole sommare discriminazione su discriminazione.E' quello che ho fatto al momento che sono venuto a conoscenza di quanto detto.Tutto qui..Ha sbagliato signor Catanese a strumentalizzare questa mia domanda e non a rispondere in modo adeguato, in realtà mi sono limitato a riportare in memoria fatti accaduti e che possono accadere tra Forse dell'ordine e stranieri: il problema, le ripeto, è complesso e come fare a negare la possibilità di azioni aggressive di alcuni agenti rispetto ad altri? negare questo sarebbe come dire che tutti i venditori stranieri sono in regola e non abusivi. Impossibile l'una e l'altra cosa.Quindi strumentalizzare non serve a niente.Solo a gettare benzina sul fuoco.Io e il mio partito siamo sempre stati impegnati nella difesa dei diritti di tutti i cittadini compresi i senegalesi, siano essi venditori o no.La Toscana è e continuerà ad essere Terra di diritti e accoglienza, di popoli e cultureE proprio per questa ragione si distingue da tutte le altre regioni: per un grado di civiltà resistente e esistente.Credo che questo sia un valore aggiuntivo e non diminutivo.Non solo la ragione per cui io, il partito che rappresento, e tutto il movimento civile e sociale userà tutti i mezzi democratici a propria disposizione per far sì che un CPT in Toscana non si abbia mai ad avere. Mai».(fn)