Regolamento concessione impianti sportivi comunali, Pieri e Giocoli (FI): «Va ridiscusso, si rischia di far morire decine e decine di società dilettantistiche»
«Il regolamento per la concessione in gestione degli impianti sportivi comunali, previsto dalla nuova normativa regionale, deve essere ridiscusso con le società sportive e il Coni. Altrimenti siamo disposti a fare le barricate». La richiesta è stata avanzata dai consiglieri di Forza Italia Massimo Pieri e Bianca Maria Giocoli.«L'associazionismo sportivo e lo sport dilettantistico hanno sottolineato i due esponenti del centrodestra - svolgono sul territorio un ruolo di valenza sociale universalmente riconosciuto e chiaramente codificato nella "carta europea dello sport". Non è accettabile, anzitutto, che la scelta dell'affidatario di un impianto debba avvenire prevalentemente sulla base di un'analisi di tipo economico del soggetto che richiede l'affidamento piuttosto sui suoi valori qualitativi e dell'offerta del servizio che proporne. Le motivazioni prime che stanno alla base della finanziaria e del successivo provvedimento legislativo della Regione Toscana sono quelle di favorire le società sportive dilettanti, non soggetti economici».«La bozza elaborata dalla quinta commissione hanno aggiunto Bianca Maria Giocoli e Massimo Pieri fa ricadere sulle società sportive gli errori che questa amministrazione, da anni, sta commettendo. In altre parole per tappare i buchi in bilancio si deve far cassa spremendo realtà che si reggono unicamente sul volontariato. Non dimentichiamo che il graduale processo di delega delle strutture alle società sportive ha consentito l'abbattimento enorme di costi di gestione da parte degli enti locali, costi oggi in gran parte sostenuti dal volontariato sportivo, e una manutenzione degli impianti che altrimenti sarebbero andati in malora. Nella stessa logica è impensabile che al soggetto sportivo candidato alla gestione di un impianto debba essere imposto l'assunzione del personale che su tale struttura risulta distaccato dall'amministrazione comunale. E' forse un'altra forma di esternalizzazione del personale auspicata dall'assessore Nencini?»«Una volta approvato dal consiglio comunale ha ricordato Massimo Pieri che è anche componete della commissione sport il regolamento regolerà questa complessa materia per i prossimi decenni: è impensabile che la maggioranza possa imporre le sue idee senza tener conto delle esigenze di tutta la città e sulla base di un modello di sport che vale solo per le società professionistiche del calcio e non per piccole realtà locali».«Ed invece ha rilevato Bianca Maria Giocoli la bozza elaborata dalla commissione è "schiava" della componente di sinistra di questa maggioranza e punta ad una burocratizzazione del mondo sportivo. Non è vero che è la legge regionale ad imporre queste scelte: è il Comune che agisce con "dolo", ovvero con piena coscienza e volontà. Prova ne è la delibera di giunta di indirizzi per il contenimento delle spese».«C'è poi la questione della titolarità delle utenze degli impianti sportivi ai soggetti gestori hanno concluso i due consiglieri di Forza Italia senza adeguate forme di rimborso da parte dell'amministrazione comunale creerà un notevole aggravio di costi di gestione, al punto da mettere seriamente a repentaglio la sopravvivenza stessa di piccole società, soprattutto degli sport minori. Sui contributi per ora ci sono solo promesse e non fatti concreti. L'11 gennaio si insedierà un tavolo di confronto sulla gestione degli impianti sportivi comunali: nel nome della tanto decantata partecipazione tale confronto andava fatto prima della stesura della bozza di regolamento. Si è invece scelto di farlo ora solo perché, dopo le nostre sollecitazioni, si è mosso il Coni». (fn)