Revoca del carcere duro per uno degli stragisti di via dei Georgofili, Agostini (DS): «Per i mafiosi nessuno sconto di pena»
«Il regime di carcere duro, per chi si è macchiato di una strage mafiosa terroristica con finalità eversive, provocando morti e feriti, è un tipo di carcerazione severo ma necessario». E' quanto ha dichiarato la consigliera dei DS Susanna Agostini che lo scorso 30 dicembre, al termine della "Fiaccolata della Pace-Trofeo Ada Nesti", ha deposto un mazzo di fiori in via dei Georgofili dove il 27 maggio 1993, per lo scoppio di autobomba, persero la vita i quattro componenti della famiglia Nencioni e lo studente Dario Capolicchio.«E' invece una pessima notizia ha aggiunto - la revoca del carcere duro per Cosimo Lo Nigro uno dei mafiosi che esplodere l'autobomba in via dei Georgofili».«La normativa antimafia ha osservato Susanna Agostini - va ancor più affinata per perseguire la diabolica capacità di adeguamento della mafia rendendo più efficace il carcere duro, semplificando modi, tempi e procedure nella confisca dei beni mafiosi. Lo Stato deve essere più veloce della mafia, non deve considerare la criminalità organizzata solo un fatto emergenziale e locale, ma connesso allo sviluppo moderno del nostro Paese». (fn)