Di Giorgi (Margherita): «Via, piazza o giardino di Firenze intitolati a Baden Powell fondatore nel 1907 del movimento scout»

«Una via, una piazza o un giardino di Firenze intitolati a Lord Robert Baden Powell, fondatore dei movimento scout che in Italia si è diffuso sotto le sigle di Agesci (associazione guide e scouts cattolici italiani) e Cngei (corpo nazionale giovani esploratori italiani) ». La proposta è stata avanzata dalla capogruppo della Margherita Rosa Maria Di Giorgi.«Lo scoutismo – ha ricordato Rosa Maria di Giorgi – ha educato migliaia di giovani su quattro punti fondamentali: formazione del carattere, abilità manuale, forza fisica e salute, servizio al prossimo. L'obiettivo era e resterà quello di formare un uomo libero e un buon cittadino, all'insegna del motto "Faccio del mio meglio per cercare di lasciare questo mondo un po' migliore di come l'ho trovato". A cento anni dalla sua fondazione lo scoutismo è molto cresciuto, tanto che oggi si contano 38 milioni di bambini, ragazzi e adulti che lo praticano in 216 paesi e territori del mondo. In realtà, il movimento scoutistico oggi ha una struttura complessa, in grado di organizzare stages tecnici e campi nazionali di specializzazione nelle più diverse discipline per i capi; di assicurare interventi di protezione civile di grande rilievo, da quelli per l'alluvione in Polesine al Vajont, dai terremoti del Belice o in Friuli, fino all'ultimo in Umbria. Di partecipare a operazioni di solidarietà internazionale (dalla ex Jugoslavia, all' Albania). Oltre, ovviamente, ad allestire bivacchi e campi estivi che, lunghi fino a due settimane, costituiscono il vero e proprio culmine dell'attività di ogni singolo gruppo scout».«Solo durante il periodo bellico e prebellico nei paesi dominati dal nazismo e dal fascismo gli scout furono sciolti – ha aggiungo la capogruppo della Margherita - . In Italia questo accadde dal 1926 al 1943, anche se centinaia di scout continuarono a riunirsi in clandestinità. Nella nostra città lo scoutismo interessa migliaia di giovani e loro famiglie, costituendo un punto di riferimento qualitativamente e quantitativamente importante».«Senza dimenticare che Baden Powell – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi - insieme a padre Davide Maria Turoldo e un gruppo di giovani, nel maggio 1945 partì per la Germania per conto della Poa (Pontificia opera di assistenza) e collaborò all'organizzazione per il ritorno dei prigionieri giungendo fra i primi al campo di sterminio di Dachau. Insomma quella Powell è stata un'esistenza colma di impegno che, a cento anni dalla fondazione del movimento scout, merita l'intitolazione di una via, una piazza o un giardino della nostra città». (fn)