Piazza Tasso, restaurato l'antico portico delle ex Leopoldine: sabato 23 grande festa per l'inaugurazione
Sarà inaugurato con una grande festa, sabato 23 dicembre alle 11, il restauro dell'antico portico e del giardino delle ex scuole Leopoldine di piazza Tasso. Un intervento che rende alla città uno spazio di grande valore e suggestione, realizzato dall'amministrazione comunale con quasi due anni e mezzo di lavori e una spesa di 680mila euro. Il restauro, realizzato dall'ufficio edilizia residenziale pubblica, insieme al recupero della facciata su piazza Tasso va a completare il recupero dell'intero complesso, iniziato nel 2002.Alla festa di inaugurazione saranno presenti il sindaco Leonardo Domenici, l'assessore Tea Albini e il presidente del quartiere 3 Stefano Marmugi; ci saranno musiche, animazione, un mercatino e un buffet aperto a tutti i cittadini che vorranno partecipare. L'iniziativa è realizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con il Comitato Oltrarno promuove, gli Angeli della città, l'associazione Progetto Arcobaleno, il centro polivalente La Fenice e l'orchestra Jupiter.I lavori al portico e al giardino sono stati integrati con i ulteriori interventi: il restauro della facciata dell'antica chiesa camaldolese, il restauro della facciata delle Scuole S. Maria di Sales (intervento finanziato dalla Curia Arcivescovile), il rifacimento della copertura dei laboratori artigianali e ex Cappella Parigi (in uso al Quartiere 1) e la realizzazione di nuovo centro anziani tramite recupero di alcuni locali al pianterreno.Con il recupero dell'antico chiostro, in gran parte rovinato, si realizza dunque un nuovo luogo urbano come spazio di relazione per eventi, manifestazioni, spettacoli, fiere ed esposizioni; Uno spazio che, insieme all'Altana, integra e qualifica gli spazi pubblici di piazza tasso e dell'intero quartiere.La storia della complesso delle ex Leopoldine parte da lontano. Nel 1100 il Comune dona il complesso, a quell'epoca riconducibile solo all'antica chiesa (chiesa San Salvatore) ai frati Camaldolesi. Nel 1523 la Chiesa di San Salvatore viene concessa alle Monache Gerosolimitane che adattano i locali alle loro esigenze; nel 1550 le Monache sono costrette ad abbandonare i locali a seguito dei lavori sulla cerchia muraria della città voluta dal granduca Cosimo I; nel 1622, a seguito del progetto dell'architetto Giulio Parigi, la chiesa viene adibita a "ospedale dei poveri mendicanti" con l'identificazione di nuovi locali, (lati sud e ovest del portico) simili alla conformazione attuale. E' di questo periodo la realizzazione del portico interno, necessario per ventilare ed illuminare i nuovi ambienti. Nel 1677 il Granduca Cosimo III, con apposito editto, stabilisce che l'intero complesso venga adibito a "ricovero di povere fanciulle" in questa epoca vengono realizzati i locali sul lato nord del Portico (le attuali Scuole di S.Maria di Sales). Nel 1786 il Granduca Pietro Leopoldo d'Asburgo, ordina che che il Convitto ospiti le "Regie Scuole Lepoldine", che occuperanno i locali fino al 1890. Negli anni 20 il complesso ospita vari servizi assistenziali; mentre nel periodo bellico ospita i cittadini sfollati, e fino al 1965 il complesso ospita i nuclei famigliari sfrattati. L'alluvione del 1966 ed un incendio del 1973, contribuiscono al degrado del complesso. L'amministrazione comunale nel 2002 realizza il primo intervento di recupero del complesso (lato ovest del portico ) con la realizzazione di 7 alloggi di edilizia economica e popolare, uno spazio pubblico (l'Altana) e alcuni uffici pubblici comunali. Nel 2003 viene finanziato l'intervento dei recupero del Portico del complesso delle ex Leopoldine; oggi vengono ultimati i lavori di recupero del Portico e del Giardino interno. (ag)