Casa Spa presenta il primo Bilancio sociale in Palazzo Vecchio: ecco tutte le attività del 2005
Quasi 12.000 alloggi gestiti, cantieri aperti e progetti per 918 nuove case, 117 alloggi sottoposti a interventi di manutenzione straordinaria, 264 appartamenti recuperati e riconsegnati dopo manutenzione, interventi per realizzazione di nuove abitazioni per 8 milioni di euro (11 milioni stimati per il 2006), 4 milioni e mezzo di euro di interventi di manutenzione straordinaria. Ecco i "numeri" più significativi del Bilancio Sociale per l'anno 2005 di Casa Spa, la società interamente pubblica che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei 33 Comune dell'area fiorentina (escluso empolese e Valdelsa). Il Bilancio, realizzato in collaborazione col dipartimento di scienze aziendali della facoltà di economia dell'Università di Firenze, è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio dal presidente e dall'amministratore delegato di Casa Spa Giovanni Pecchioli e Vincenzo Esposito, assieme agli assessori alle società partecipate Tea Albini e alle politiche per la casa Paolo Coggiola.Non solo quindi un bilancio economico ("Che peraltro è anche quest'anno col segno più", come sottolinea il presidente Pecchioli), ma una chiara e trasparente "fotografia" della società, della sua attività, delle tipologie dell'inquilinato, della destinazione dei canoni di affitto (oltre 16 milioni euro per l'anno 2005) e dei rapporti con gli utenti, i Comuni soci, le istituzioni, i sindacati degli inquilini, le autogestioni, il personale."L'operato di un'azienda come la nostra spiegano Pecchioli ed Esposito va valutato per i numeri, ma anche per tutta l'attività svolta in rapporto con una serie di soggetti che interagiscono con noi. Crediamo di poter dire che in questi primi anni di attività di aver risposto in modo positivo a ciò che i soci e gli utenti ci chiedevano. Con la prima redazione del Bilancio Sociale di Casa Spa portiamo a compimento un impegno che ci eravamo assunti con i soci della società, ma contemporaneamente crediamo di aver dato un contributo per illustrare, meglio di quanto risulti dal bilancio economico e finanziario, l'attività di Casa Spa e le sue ricadute su una vasta platea costituita dai Comuni soci, dagli inquilini, dalle istituzioni, dalla comunità economica e sindacale del nostro territorio di riferimento"."L'obiettivo del Bilancio Sociale di Casa Spa aggiungono Pecchioli ed Esposito è quello di offrire una chiara rappresentazione dei valori e dei principi etici che sono alla base del nostro operare, cercando di delineare una fotografia reale dell'operare della società. Questo Bilancio è stato pensato come un'operazione di trasparenza che metta in grado il lettore di vedere e valutare le luci ma anche le ombre. Un documento da leggere, ma soprattutto da commentare. Una lettura che produca critica, interesse, confronto, partecipazione"."Casa Spa ricorda l'assessore Albini nasce nel 2003 e i risultatati si sono visti da subito. E' importante l'atto di stamani perché comunica alla collettività il contenuto della propria attività. Un lavoro che, come assessore alle società partecipate, saluto con grande soddisfazione. Avevamo ragione quando, fra mille critiche, costituimmo il soggetto gestore del patrimonio immobiliare Erp, per le risposte che in questi anni Casa Spa ha dato, in un settore così importante e delicato come quello delle politiche abitative".L'assessore Coggiola ribadisce l'importanza dell'edilizia sovvenzionata. E non perde occasione per richiamare l'attenzione sulle difficoltà del settore: "Oltre 4 milioni di famiglie vivono in affitto e soggette a condizioni di incertezza circa la propria condizione abitativa. Un numero rilevante e che quindi a tutti i livelli si possano trovare nuovi finanziamenti e nuove risorse. Da tempo cerco di stimolare una gestione più solidale del problema. E questo non significa solo nella programmazione delle risorse, ma anche in termini di politiche urbanistiche. Quindi non solo con quali soldi si realizza l'edilizia sovvenzionata, ma anche come e dove. Arrivare quindi a concertare fra tutti i Comuni una politica abitativa e quindi non trovarsi di fronte a 33 bandi per l'edilizia residenziale pubblica, ma uno solo".(fd)