Tramvia, Razzanelli (UDC): «La linea 3 in via dello Statuto "condanna a morte" per la città»

«La tramvia è una follia urbanistica, partorita con pressappochismo ed imposta ai cittadini che invece non la vogliono. Ancora oggi si dibatte intorno al progetto definitivo e sulle possibili soluzioni, che cambiano in continuazione». E' quanto ha dichiarato il capogruppo dell'UDC Mario Razzanelli.«Questa giunta ha cominciato con la cancellazione del tratto lungarno alle Grazie-via del Proconsolo – ha ricordato Razzanelli – al momento è scomparso il proseguimento della linea tre Fortezza-Bagno a Ripoli. L'ingegner Mantovani, responsabile del progetto esecutivo, dichiara ad un quotidiano cittadino che finalmente sarà studiato il progetto secondo modelli non più empirici, confermando così la totale improvvisazione con la quale questa amministrazione sta realizzando questa opera».«Il documento sull'impatto ambientale che il vicesindaco ha allegato ai consiglieri per il dibatto odierno – ha osservato l'esponente del centrodestra - non risponde alla domanda dei cittadini che volevano sapere come l'amministrazione avrebbe regolato i flussi di traffico pubblico e privato, in futuro bloccati dalla linea 3 in via dello Statuto. Quanto alla linea 1, che rappresenta un debito per le casse del Comune di 6 milioni di euro l'anno indicizzati dal 1 gennaio 2008, non servirà l'ospedale di Torregalli né i residenti di via Bronzino e dell'Argingrosso che continueranno a prendere l'auto. Forse il futuro piano strutturale prevede la realizzazione di un "Eros-center" all'interno del Parco delle Cascine"?».«Il dibattito sulla mobilità di questo pomeriggio in consiglio comunale – Razzanelli - si è trasformato in una apologia del sistema della tramvia e la maggioranza ha "occupato" l'80% del tempo disponibile per gli interventi e ha impedito di terminare il mio. La difesa d'ufficio fatta dal vicesindaco Matulli e dal presidente della commissione Gregorio Malavolti non ha risposto alle domande dei fiorentini ».«Tutti noi vogliamo un trasporto pubblico efficiente e poco inquinante – ha concluso Razzanelli – ma la "cura del ferro" alla quale Matulli e la sua giunta vogliono sottoporre Firenze con la realizzazione della linea 3 è giusta: basta metterla sottoterra. D'altronde l'ingegner Mantovani ci ha dimostrato con diapositive che questo mezzo può essere usato sia in superficie che nel sottosuolo. Nelle varie riunioni alle quali ho partecipato alla presenza di Matulli e Mantovani non ho trovato un cittadino che sia favorevole a questa opera. Dov'è finita la tanta vantata"partecipazione" e condivisione della città a un progetto già deciso altrove? Infine i termini della finanza di progetto, in base al quale il Comune garantisce un incasso milionario al gestore della tramvia indipendentemente dal numero di passeggeri che la utilizzeranno, potrebbe rendere annullabile lo stesso contratto di "project financing" perché manca completamente il rischio per l'imprenditore che la gestirà. E' come se il Comune avesse garantito alla Firenze Parcheggi nei contratti di "project" il numero degli utenti che lo avrebbero utilizzato. Insomma la linea 3 è un cappio al collo della città, una "condanna a morte" per Firenze il cui "esecutore materiale" è il vicesindaco Matulli e il suo "aiutante" Mantovani». (fn)