Forum Sociale Mondiale di Nairobi, il presidente Cruccolini incontra Aminata Dramane Traorè

Incontro lunedì scorso a Palazzo Vecchio tra il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini e Aminata Dramane Traorè, fondatrice del Forum Sociale Africano L'iniziativa è stata promossa da consigli degli stranieri comunale e provinciale, dell'ANCI Toscana.«Si è trattato di un appuntamento in preparazione del prossimo Forum Sociale Mondiale di Nairobi – ha spiegato il presidente Cruccolini – al quale parteciperà una delegazione della Toscana composta da amministratori locali, migranti, esponenti dell'associazionismo. Aminata ha esposto in modo chiaro ed incisivo la situazione in cui versa il continente africano, dove le logiche della globalizzazione impongono un impoverimento crescente, con la complicità dei governanti locali, che di quelle logiche si fanno sostenitori, ma sottolineando anche come vi sia nella realtà odierna dell'Africa una società civile vitale, animata in primo luogo dalle donne, che cerca di resistere e di impostare percorsi alternativi. Gli africani immigrati in Europa, se vogliono davvero contribuire alla rinascita del loro continente, devono sostenere le iniziative contro la globalizzazione che si stanno portando avanti nei Paesi dove oggi vivono, senza limitarsi a lottare per i permessi di soggiorno e le loro necessità immediate. Il contrasto al modello di sviluppo attuale, devastante per l'ambiente, causa di ingiustizie e di disuguaglianze crescenti, portatore di guerre e di violenze, deve tradursi in esperienze in grado di valorizzare le risorse locali, basandosi sugli alti livelli qualitativi dell'artigianato, sui "saperi" derivanti dalla tradizione, sulle identità che appartengono ai luoghi ed alle persone che vi abitano».«I piani del Millennium previsti dalle Nazioni Unite per combattere la povertà – ha aggiunto Cruccolini - hanno fallito perché hanno voluto imporre le ricette dell'Occidente ai popoli del Sud del mondo, continuando ad attuare politiche di rapina, ignorando le esigenze reali dei poveri in carne ed ossa, mettendo comunque al primo posto gli interessi delle multinazionali. Occorre quindi cambiare rotta e ripartire dal basso, costruendo pazientemente reti di soggetti che operano sul territorio con il coinvolgimento delle istituzioni locali, sviluppando movimenti sui punti basilari di un nuovo mondo possibile, la pace, la convivenza, la tutela dei diritti, l'uguaglianza di genere, la difesa dell'ambiente, favorendo la presa di coscienza dell'attuale situazione in fasce sempre più ampie di persone».«Incontri come quello con Aminta – ha concluso il presidente del consiglio comunale - costituiscono piccole tappe al fine di costruire nuovi percorsi, nella direzione indicata dal Forum Sociale Europeo del 2002 e di cui il Forum Mondiale di Nairobi costituirà un altro importante appuntamento. Con Palazzo Vecchio che torna ad essere un punto di riferimento per i rapporti fra i popoli in un'ottica di pace». (fn)