Sanità, interrogazione di Rifondazione sul progetto Lis

Una interrogazione «sulla proposta del progetto LIS, il "laboratorio di innovazione per la salute" della asl 10» è stata presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini e dai consiglieri Leonardo Pieri e Mbaye Diaw.«Secondo tale proposta, di cui parla la stampa cittadina – scrivono i tre consiglieri - dovrebbe attivarsi una collaborazione fra Asl e soggetti privati per azioni sanitarie che interessano il territorio. Il direttore generale della asl 10 ha dichiarato che si tratta di mettere in campo un nuovo modello in cui l'azienda sanitaria fiorentina, in qualità di una delle più grandi imprese della Toscana, con 1.300.000.000 di fatturato e 700 dipendenti, collabora attivamente con soggetti privati garantendogli la necessaria visibilità in termini di quote partecipative, proporzionali al capitale impiegato, per la programmazione delle politiche della salute del territorio».«A nostro avviso – prosegue l'interrogazione – i modelli di innovazione territoriale, seppur a carattere sperimentale, dovrebbero trovare riferimento all'interno di quelli che sono gli strumenti di programmazione previsti».In particolare Nocentini, Peri e De Zordo vogliono sapere «se quanto letto corrisponde al vero»; «se l'assessore alla sanità ne sia informato e condivida questo progetto»; «se questo progetto innovativo sia stato presentato e approvato dalla Società della Salute» e «quale sia l'apporto di progettualità dei privati partner». (fn)Questo il testo dell'interrogazione:COMUNE DI FIRENZEGruppo Consiliare Rifondazione ComunistaTipologia: interrogazioneOggetto: in merito alla proposta del progetto LIS della Asl 10 fiorentinaProponenti: Anna Nocentini, Leonardo Pieri, Mbaye DiawAppreso dalla stampa locale la proposta della Asl 10 relativa al progetto detto LIS , Laboratorio di Innovazione per la Salute, in base al quale dovrebbe attivarsi una collaborazione fra Asl e soggetti privati per azioni sanitarie che interessano il territorio;rilevato che secondo quanto affermato dal direttore Generale della ASL 10 Marroni si tratta di mettere in campo un nuovo modello in cui l'azienda sanitaria fiorentina, in qualità di una delle più grandi imprese della Toscana (con 1.300.000.000 di fatturato e 700 dipendenti) collabora attivamente con soggetti privati garantendogli la necessaria visibilità in termini di quote partecipative, proporzionali al capitale impiegato, per la programmazione delle politiche della salute del territorio;considerato che a nostro avviso i modelli di innovazione territoriale , seppur a carattere sperimentale, dovrebbero trovare riferimento all'interno di quelli che sono gli strumenti di programmazione previsti;rilevato inoltre che si prevede una "partnership" innovativa tra soggetti che condividono progetti per la salute";si interroga l'assessore competente per sapere:1. se quanto letto corrisponde al vero2 se l'assessore alla sanità ne sia informato e condivida questo progetto3.se questo progetto innovativo sia stato presentato e approvato dalla Società della Salute.4.se e quale sia l'apporto di progettualità dei privati partners