Inchiesta sullo smog, Rifondazione comunista: "Prioritario rientrare nei limiti di legge. Nessuna ulteriore scelta ad impatto ambientale può essere realizzata nella Piana"

Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, Sandro Targetti e Monica Sgherri rispettivamente capogruppo di Rifondazione comunista in Comune, Provincia e Regione in merito all'inchiesta sullo smog e agli avvisi di garanzia arrivati agli amministratori."L'apertura di indagini della magistratura – della quale rispettiamo la totale autonomia e rispetto alla quale esprimiamo apprezzamento per il gesto fatto con tempestività da Martini di comunicare al Consiglio Regionale quanto era accaduto- sul ripetuto superamento dei limiti consentiti di agenti inquinanti su Firenze e la Piana, indagini che richiamano responsabilità della Pubblica Amministrazione, toccano un tema – l'ambiente e la tutela della salute-, che è parte del sentire diffuso degli abitanti e dei lavoratori pendolari, che lamentano la difficoltà a respirare in questo territorio e che richiama responsabilità precise delle Pubblica Amministrazione. Siamo di fronte ad una situazione di forte inquinamento della Piana che non accade per caso ma rivela scelte sbagliate, mancanti o insufficienti, e questo chiede politiche diverse, che pongano al centro delle scelte la tutela della salute.Non ci rassicurano per nulla le graduatorie di città in condizioni peggiori (mal comune mezzo gaudio?). Recentemente sono stati diffusi i dati di uno studio curato dall'OMS in collaborazione con l'APAT (Agenzia Nazione Protezione Ambientale) sugli impatti sanitari delle polveri fini PM 10 e ozono, dai quali emergono patologie e una mortalità su Firenze legata all'inquinamento superiore alla media provinciale e nazionale (tumore al polmone, infarto di cuore, ictus cerebrale).Lo studio coordinato OMS sull'impatto di differenti politiche della mobilità stima una riduzione di PM 10 del 38%, passando dagli attuali 43,3% agli ottimistici 26,8% microgrammi per metro cubo, ancora superiore al valore previsto dall'U.E. per il 2010 di 20 microgrammi.Previsioni ottimistiche e comunque insufficienti che si scontrano già oggi con lo stato dell'inquinamento della Piana e che – a fronte di previsti ulteriori interventi infrastrutturali impattanti – ne impone invece il divieto assoluto di realizzazione, pena l'ipocare ulteriormente il futuro dei cittadini della Piana medesima. Tutto ciò tenendo conto anche del fatto che le società della salute di Firenze e della Piana non hanno presentato alcun progetto di prevenzione in merito alle tre patologie più frequenti come cause di morte legate all'inquinamento, né hanno fatto sentire la loro voce nella progettazione infrastrutturale a difesa della salute.Tutto ciò ci dice che le misure e gli interventi che si dichiara di realizzare – rispetto alle quali già sappiamo non verranno rispettati i tempi, non permetteranno di rientrare nei limiti d'inquinamento stabiliti per legge. E' quindi necessario un monitoraggio costante dei dati e una loro rendicontazione pubblica, ma soprattutto che tutti gli interventi nella Piana presenti e futuri siano prioritariamente volti a rientrare quanto prima nei parametri di legge, magari andando anche al di sotto di essi. A novembre su 31 giorni, 17 hanno superato i livelli consentiti. Anche il 2006 di conseguenza non sarà rassicurante. Quanto accaduto ci deve vedere tutti impegnati a prendere coscienza che il ‘limite' di tollerabilità è stato superato e che la Piana non tollera più ulteriori impatti ambientali. Su questi temi e con modalità di confronto pubblico indicate si deve quindi aprire un chiaro dibattito politico, non ultimo sulla questione della realizzazione del termovalorizzatore. Se la priorità è la salute, come tale essa deve essere assunta e praticataAnna Nocentini, capogruppo PRC Comune di FirenzeSandro Targetti, capogruppo PRC Provincia di FirenzeMonica Sgherri, capogruppo PRC Regione Toscana(mf)