Nuovi Uffizi, sbloccato il progetto dell'uscita di Isozaki. L'assessore Biagi: "La loggia si farà"

Il progetto di Arata Isozaki per l'uscita dei Nuovi Uffizi si farà. E' quanto ha annunciato oggi l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi in consiglio comunale rispondendo a una domanda di attualità presentata dal capogruppo dei Verdi Giovanni Varrasi in merito al "divorzio" tra Jean Nouvel e la proprietà dell'area ex Fiat di viale Belfiore."Nei giorni scorsi si è svolta una riunione delle amministrazioni culturali toscane e del ministero dei beni culturali alla quale ho partecipato in rappresentanza del Comune – ha spiegato l'assessore Biagi – e in questa seda è stato deciso di procedere con la progettazione esecutiva prima e la realizzazione poi dell'uscita ideata da Arata Isozaki".In dettaglio è stato convenuto sulla necessità "dar corso immediatamente alla redazione del progetto definitivo ed esecutivo del progetto Isozaki che dovrà concludersi in un tempo relativamente breve (sei mesi) e trovare la giusta armonia anche sotto il profilo cantieristico con i lavori in corso."A questo punto – dichiara l'assessore Biagi – aspettiamo fiduciosi la ripresa del progetto esecutivo da parte dell'architetto giapponese". E ovviamente l'avvio dei cantieri per la realizzazione dell'opera e l'epilogo di una vicenda iniziata quasi 9 anni fa. Era il 1998, infatti, quando fu bandito il concorso per la nuova uscita degli Uffizi in piazza Castellani, poi diventata piazza del Grano. Un concorso che riprendeva un'idea risalente addirittura agli anni sessanta e che avrebbe dovuto essere realizzata da Giovanni Michelucci. La morte del grande architetto fiorentino, nel gennaio del '91, impedì il compiersi di questo disegno. Per la nuova uscita della galleria era quindi necessaria un altro percorso. Nel '98 la Commissione per i Nuovi Uffizi, istituita dal ministero per i Beni culturali, decise di istituire un concorso internazionale. Gli architetti che presentarono i loro progetti furono sei: Gae Aulenti, Mario Botta, Norman Foster, Vittorio Gregotti, Hans Hollein, Arata Isozaki. Il progetto prescelto dalla Commissione fu quello del giapponese Isozaki che nel febbraio 2001 firmò la convenzione con il Ministero per i Beni culturali per realizzare il progetto esecutivo della nuova uscita degli Uffizi entro un anno. Nella stessa occasione, l'architetto giapponese firmò anche il protocollo con il Comune di Firenze per la progettazione preliminare di piazza Castellani e la successiva sovrintendenza artistica ai lavori.Alla firma della convenzione seguì una stagione di polemiche. Il progetto di Isozaki venne lungamente osteggiato dall'allora sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi, e di fatto dall'estate del 2001 l'iter del provvedimento venne bloccato. Nel frattempo, cominciò una campagna di scavi in piazza Castellani che portò alla luce reperti archeologici, identificati come un probabile pezzo della prima cerchia delle mura. Questo ritardò anche i lavori per la ristrutturazione della piazza, che comunque proseguirono dopo le necessarie indagini.Nel frattempo anche il progetto esecutivo dei "Nuovi Uffizi" per la riorganizzazione e l'ampliamento del museo, a causa della difficoltà del Ministero a reperire le risorse necessarie, subì una fase di stallo finché, nel febbraio 2003 la svolta: il sindaco Leonardo Domenici e il ministro per i Beni Culturali Giuliano Urbani sottoscrissero un accordo per sbloccare la situazione, sia per la loggia di Isozaki sia per il progetto esecutivo degli Uffizi. L'accordo stabiliva infatti la quota parte di risorse che il Comune aveva già stanziato per realizzare il progetto di Isozaki, venisse utilizzata dal Ministero per redigere il progetto esecutivo dei Nuovi Uffizi; da parte sua il Ministero si impegnava a garantire le ulteriori risorse per realizzazione dell'intero complesso delle opere, compresa la nuova uscita progettata da Isozaki. Nel 2004 fu presentato il progetto esecutivo dei Nuovi Uffizi e realizzata la sistemazione di piazza del Grano così come pensata da Isozaki.Per quanto riguarda la loggia progettata dall'architetto giapponese, nel 2004 terminò la campagna di scavi nella piazza dal cui esito, come precisato dal ministro Urbani, dipendeva il futuro del progetto. Su espressa richiesta del sindaco Domenici che a tal proposito aveva inviato al ministro una lettera, Urbani nell'ottobre 2004 annunciò che il progetto doveva essere rivisto sulla base dei reperti rinvenuti nel corso degli scavi archeologici. Nell'aprile 2005 un importante passo avanti per la risoluzione della vicenda: Isozaki, il ministero e il Comune siglarono un accordo per una nuova ipotesi progettuale dell'uscita dei Nuovi Uffizi "che comprenda e valorizzi il tessuto archeologico venuto alla luce in seguito agli scavi. E, dopo la conferma da parte del vicepremier e ministro ai beni culturali Francesco Rutelli in occasione della consegna dei lavori dei Nuovi Uffizi nel giugno scorso, adesso è arrivato il via libera alla progettazione esecutiva dell'uscita da parte di Isozaki e ai successi lavori di realizzazione. (mf)