Donzelli (AN) e Bosi (FI): «Il consiglio comunale ha rifiutato di condannare l'iniziativa iraniana che nega l'Olocausto»
«Il consiglio comunale ha rifiutato di condannare l'iniziativa iraniana che nega l'Olocausto». E' quanto denunciano i consiglieri Giovanni Donzelli (Alleanza Nazionale) ed Enrico Bosi (Forza Italia) che avevano chiesto di inserire nell'ordine del giorno del consiglio comunale di questo pomeriggio un atto «di condanna sia dell'iniziativa negazionista di Ahmadinejad che delle parole del primo Ministro Palestinese e leader di Hamas, Ismail Haniyeh, che, proprio in questi giorni, mentre era in visita a Teheran aveva dichiarato che non avrebbe riconosciuto né ora né mai lo Stato di Israele».«Purtroppo alla conferenza dei capigruppo è emersa la volontà della sinistra di non mettere questo atto all'ordine del giorno hanno spiegato Donzelli e Bosi anche a Teheran questo convegno è stato condannato dagli studenti, che questa mattina hanno contestato Ahmadinejad al grido "morte al dittatore". Purtroppo la sinistra fiorentina è più reticente a condannare l'antisemitismo degli stessi studenti iraniani».«Dispiace hanno aggiunto i due consiglieri che la sinistra a Firenze non abbia trovato il coraggio di condannare un'iniziativa a cui partecipano estremisti di tutte le risme, tra cui perfino un esponente del Ku Klux Klan. Purtroppo sono accecati dall'odio verso gli Stati Uniti e Israele. Siamo preoccupati dal risorgere dell'antisemitismo a sinistra che è foriero di gravissimi tensioni e probabilmente di nuovi conflitti nell'area mediorientale».«In Italia Prodi e D'Alema premono per trattative con l'Iran hanno concluso Donzelli e Bosi a loro ricordiamo cosa ha scritto un membro del consiglio di resistenza iraniana: "Da 27 anni il mio popolo vive sotto una inaudita repressione. I torturatori di turno sono diventati leader politici, studenti e intellettuali sono in carcere. Occorre isolare questo paese, non continuare a legittimarlo». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:ORDINE DEL GIORNOPer chiedere la condanna dell'iniziativa iraniana di tenere una conferenza internazionale negazionista dell'olocaustoProponenti: Bosi (F.I.), Donzelli (A.N.) ed altriIL CONSIGLIO COMUNALEPremesso che si inaugura oggi a Teheran una conferenza internazionale per negare l'olocausto, ritenuto universalmente la più grande tragedia del Novecento, conferenza alla quale prendono parte "studiosi" di trenta diversi paesi, fra cui un italiano;Considerato che secondo il Presidente iraniano Ahmadinejad lo sterminio organizzato di milioni di ebrei, compiuto dalla Germania nazista negli ultimi due anni della Seconda Guerra Mondiale, sarebbe una "leggenda";Ritenute incredibili e false le dichiarazioni rese dal Presidente iraniano secondo il quale una rete sionista, in combutta con gli Stati Uniti, ha manipolato la storia, in modo da giustificare la colonizzazione della Palestina da parte dei sionisti ed annientare nel popolo tedesco i sensi di colpa;Rilevato che non a caso il titolo della conferenza è volutamente ambivalente: "Review of the Holocaust", che in inglese si traduce sia con la parola "studio" sia con il termine "revisione";Ricordate le innumerevoli dichiarazioni precedentemente rese dall'uomo politico iraniano, che ha più volte minacciato la distruzione di Israele anche col ricorso all'uso di quell'atomica che impunemente il regime iraniano continua a costruire nel sito di Isfahan, città gemellata con Firenze;Ricordate le incredibili dichiarazioni del Primo Ministro palestinese e leader di Hamas, Ismail Haniyeh, che in visita a Teheran, alcuni giorni fa, ha dichiarato che il governo palestinese non riconoscerà mai l'esistenza dello Stato di Israele;Ricordate infine le iniziative del Comune di Firenze in ricordo dell'olocausto, con visite degli studenti ai luoghi dello sterminio, ultima quella del gennaio di quest'anno ad Auschwitz, presenti i consiglieri Bosi e SoldaniESPRIME UNA FERMA CONDANNAnei confronti della folle iniziativa del regime di Teheran e del leader palestinese Ismail HaniyehIMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTAa promuovere la sospensione di qualunque progetto di collaborazione con il governo palestinese ed iraniano sull'esempio del blocco dei fondi UE.