Firenze Parcheggi, Checcucci e Cellai (An): "La scelta della unica società pubblica a rischio legittimità. Meglio una gara europea per l'affidamento dei servizi"
La fusione di Firenze Parcheggi e Sas per creare un soggetto totalmente pubblico per gestire i servizi per la sosta? Una scelta che presenta criticità sia dal punto di vista politico sia da quello giuridico. La soluzione migliore, quella che avrebbe garantito la concorrenza sulla scia delle liberalizzazioni annunciati dal governo, è invece bandire una gara europea per l'affidamento dei servizi che, per legge, non possono più essere gestiti dalla Firenze Parcheggi. E' quanto dichiarano i consiglieri comunali di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e Jacopo Cellai che, sul tema specifico e sulla Firenze Parcheggi in generale, hanno presentato una domanda di attualità che sarà discussa lunedì in consiglio comunale, una mozione e una interrogazione. In particolare le questioni della decadenza della concessione a Firenze Parcheggi e della necessità di individuare un nuovo soggetto per la gestione dei servizi finora svolti dalla società sono il tema della mozione. "L'Amministrazione comunale ha deciso di precorrere la strada della fusione di Firenze Parcheggi con Sas in modo da creare una società interamente pubblica cui affidare i servizi spiegano gli esponenti di Alleanza Nazionale . Ma il fatto che si tratti di una società totalmente pubblica non basta". Secondo Checcucci e Cellai, infatti, il Testo Unico degli enti locali, modificato per recepire le norme comunitarie, specifica che si deve trattare di società in house', ovvero società in cui l'Amministrazione, al tempo stesso concedente e azionista, eserciti un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi. E che queste società devono svolgere la propria attività nei confronti della sola amministrazione. Caratteristiche che non sono conseguenze automatiche dell'azionariato totalmente pubblico. "E' vero che tutte le società in house sono pubbliche spiegano ma non è sempre vero il contrario, tanto che esiste una copiosa e recente giurisprudenza comunitaria e italiana al riguardo che non ritiene sufficiente la partecipazione totalitaria pubblica per escludere la necessità di una gara. Anzi proseguono Checcucci e Celai gli indirizzi comunitari e la giurisprudenza confermano che la società in house deve essere un'eccezione alla regola della concorrenza e dell'affidamento dei servizi in gara". A questi ragionamenti tecnici, gli esponenti di An aggiungono un riflessione più prettamente politica. "Appare singolare che, mentre il governo nazionale ha annunciato una politica di liberalizzazioni e lo stesso ministro Lanzillotta ha firmato un disegno di legge in cui si ribadisce la via maestra della gara per l'affidamento dei servizi pubblici locali, l'Amministrazione fiorentina decida di percorrere la strada dell'affidamento diretto a una società pubblica. Evidentemente sottolineano siamo di fronte a una vittoria di Rifondazione comunista, dei comitati e della sinistra critica".Per quanto riguarda la mozione, questa, se approvata, impegna il sindaco a "procedere alla messa in concorrenza di tutti quei servizi che non possono più essere svolti dalla Firenze Parcheggi, bandendo una gara europea alla quale possano partecipare tutti gli operatori pubblici e privati che ne hanno i requisiti (quindi anche Firenze Parcheggi) e che sia volta a ricercare l'operatore che sia in grado di assicurare i livelli di servizio richiesti alle migliori tariffe possibili, oltre a dare garanzia di salvaguardia del personale addetto a queste specifiche attività".Nell'occasione Checcucci e Cellai hanno presentato anche una domanda di attualità sui cosiddetti "permessi speciali" che consentono la sosta in tutte le aree ztl, zcs anche a rotazione veloce chiedendo e una interrogazione sullo "storno" di 11,40 euro concesso per ogni multa elevata alla Firenze Parcheggi e sulla modalità con cui vengono retribuiti gli ausiliari. (mf)IN ALLEGATO IL TESTO DELLA DOMANDA DI ATTUALITA', MOZIONE E DELL'INTERROGAZIONEDOMANDA D'ATTUALITA'RILEVATO-quanto pubblicato in quotidiano cittadino circa l'esistenza di "permessi speciali"targati Firenze Parcheggi che consentono la sosta in tutte le aree ztl, zcs anche a rotazione veloce, e che non rientrano in nessuna casistica del disciplinare tecnico vigente, ma solo in un misterioso ordine di servizio a firma del presidente della società, che autorizzerebbe questi fortunati possessori a parcheggiare ovunque ed a non pagare mai multe:SI INTERROGA IL SINDACO- per avere puntuali spiegazioni in merito a questi permessi;- per sapere il criterio ispiratore di queste carte speciali;- per sapere quante sono, chi ne sono i fortunati possessori;- per sapere se conferma l'esenzione da qualsiasi multa;- per sapere in che modo è formulato l'ordine di servizio e perché non rientrano nel disciplinare tecnico.Gaia CheccuccciMOZIONERILEVATO- La decadenza della concessione avvenuta senza gara che il Comune di Firenze attribuì a Firenze Parcheggi (in aggiunta all'attività per cui Firenze Parcheggi era nata, ovvero la costruzione e gestione dei parcheggi di struttura), inerente la gestione della sosta di superficie delle ztl, zcs, nonché di tutto ciò che è stato attribuito in seguito alla sua costituzione e che è estraneo a ciò che avrebbe dovuto rappresentare il suo unico oggetto sociale. Come ad esempio la gestione contrassegni, telepass ecc.;- che quanto sopra è l'effetto delle modifiche apportate al Testo Unico degli Enti Locali 267/00 comma 15 bis) nel 2003 in aderenza alle prescrizioni comunitarie inerenti la regolazione del mercato interno e la concorrenza, con la conseguenza del divieto di affidamento di attività senza gara a società, ancorché esse siano partecipate dalle pubbliche amministrazioni;- che la normativa in oggetto era quindi nota da oltre tre anni;TENUTO CONTO- che i principi comunitari che hanno ispirato le modifiche al Testo Unico sono volte alla tutela ed alla promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali e che la decadenza degli affidamenti diretti senza confronto con altri operatori è la conseguenza di questi principi;CONSIDERATO CHE- secondo quanto previsto dalla disposizione in oggetto del Testo Unico, si escludono dalla decadenza le concessioni assentite a società miste in cui il socio privato sia stato scelto con gara e quelle a società tutte pubbliche, a condizione che l'amministrazione concedente/azionista eserciti su queste ultime un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e che esse svolgano la propria attività nei confronti della sola amministrazione, (comunemente definite "società in house");- il concetto di in house e la definizione di società in house non è solo la conseguenza di una partecipazione al 100% pubblica, perché se è vero che tutte le società in house sono pubbliche, non è sempre vero il contrario, tant'è che esiste una copiosa e recente giurisprudenza comunitaria e italiana al riguardo la quale, ribadendo ciò, non è univocamente volta a ritenere sufficiente la partecipazione totalitaria pubblica per escludere che questo tipo di società di servizi pubblici possano prescindere dalla gara per gestire le attività che le amministrazioni vorrebbero loro concedere;- che le società in house per potersi affermare che sussista un "controllo analogo"saranno sottomesse alle logiche ed alle procedure prima vigenti per le ex municipalizzate, ovverosia ogni decisione ed ogni delibera che le riguardi dovrà essere assunta dal consiglio comunale e non passare unicamente dagli organi amministrativi interni alla società, negando così ogni loro autonomia effettiva, proprio come avviene per le scelte che riguardano i servizi interni dell'amministrazione;- che la società in house deve comunque rappresentare un'eccezione alla regola della concorrenza e dell'affidamento dei servizi in gara, come confermano gli indirizzi comunitari derivanti dai principi dei Trattati e la giurisprudenza stessa;RILEVATO ALTRESI- il recente ddl sui servizi pubblici a firma del Ministro Lanzillotta che ribadisce la via maestra della gara per l'affidamento dei servizi pubblici locali, affermando che "gli enti locali devono sperimentare nuove forme di gestione più vicine ai cittadini e che tengano conto delle iniziative imprenditoriali delle migliori aziende";e che si devono liberare energie imprenditoriali e lavorative affinché si possa realizzare un salto di qualità nella fornitura dei servizi ai cittadini e nel sostegno alla competitività del sistema economico italiano;- l'annunciata politica di liberalizzazioni che dovrebbe caratterizzare la fase 2 del Governo in carica;IMPEGNA IL SINDACO A- procedere alla messa in concorrenza di tutti quei servizi che non possono più essere svolti da Firenze Parcheggi, bandendo una gara europea alla quale possano partecipare tutti gli operatori pubblici e privati che ne hanno i requisiti ( quindi anche Firenze Parcheggi) e che sia volta a ricercare l'operatore che sia in grado di assicurare i livelli di servizio richiesti alle migliori tariffe possibili, oltre a dare garanzia di salvaguardia del personale addetto a queste specifiche attività.Gaia Checcucci Jacopo CellaiINTERROGAZIONERILEVATO- Il meccanismo di "storno di Euro 11, 40 che per ogni multa elevata dagli ausiliari del traffico viene concessa alla società Firenze Parcheggi:- che tante più sanzioni verranno elevate dagli ausiliari tanto più sarà l'importo che finisce nelle casse della società;TENUTO CONTO- Che , come più volte espresso, a nostro avviso questo meccanismo crea un incentivo a sanzionare perché non tiene conto dell'effettivo costo orario del personale degli ausiliari e della loro professionalità, che non dovrebbe sostanziarsi solo nel fare multe ma anche e soprattutto nell'attività di controllo e di prevenzione affinché le persone non sostino negli spazi vietati o non lascino la macchina senza pagare;- che, quindi, il costo orario del personale e la loro remunerazione complessiva in busta paga non dovrebbe dipendere dal numero di sanzioni fatte al giorno o per un certo periodo di tempo, ma unicamente da criteri attinenti alla loro effettiva professionalità;SI INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE- con quali criteri vengono retribuiti gli ausiliari del traffico di Firenze Parcheggi; se oltre alla parte fissa ve ne è una variabile e da quali parametri dipende quest'ultima;- se conferma che non vi è alcun premio, neanche una tantum, che finisce nelle buste paga degli ausiliari sulla base del numero delle sanzioni elevate;- se è il C.d.A che decide i meccanismi di retribuzione al di fuori della parte fissa.Gaia Checcucci Jacopo Cellai